Scorrendo la rosa del prossimo avversario del Palermo, il Marina di Ragusa, all’improvviso un nome apre le porte dei ricordi rosanero: Francesco Bonfiglio.
MALEDETTA PRIMAVERA
Attaccante classe ‘97, rapido, sgusciante e dal dribbling secco. Almeno così lo ricorda chi lo ha visto protagonista in maglia rosa del Torneo di Viareggio 2016 (insieme a Simone Giuliano, altro ex oggi al Marina di Ragusa). Un torneo disputato in maniera eccellente dall’allora squadra allenata da Giovanni Bosi. L’indimenticabile apice è stato il match in finale contro i pari età della Juventus (guidati da un ex rosa, Fabio Grosso). Una partita persa 3 a 2 grazie anche ad una direzione di gara tutt’altro che impeccabile da parte dell’arbitro Valeri.
UN TRIDENTE DA SOGNO
Bonfiglio – Lo Faso – La Gumina, due seconde punte/trequartisti ed una punta centrale. Sembrava poter essere radioso il futuro con la maglia del Palermo per questo terzetto dalle potenzialità esplosive. Non tutto è andato per il verso giusto anche perché, storicamente, il Palermo non ha mai creduto nei giovani del proprio vivaio. Almeno fino a quando l’austerity o il declassamento non hanno reso necessario attingere alle risorse autoctone.
IL PRESENTE
Nino La Gumina, dopo l’exploit in B col Palermo, è ad Empoli e si propone come potenziale crack del campionato cadetto. Simone Lo Faso è misteriosamente in A con il Lecce, con un appeal di mercato inversamente proporzionale al minutaggio fin qui disputato nei campionati professionistici. E poi c’è Francesco Bonfiglio: parentesi iniziali tra Albinoleffe e Sicula Leonzio. A seguire due gol in diciotto presenze l’anno scorso a Marsala ed un gol in tre partite quest’anno con la maglia del Marina di Ragusa. A lui un augurio ed una speranza: che quest’anno possa segnare tanti gol così da destare l’attenzione di squadre di categoria superiore. Purché inizi dopo il match col Palermo, ovviamente.