C’è modo e modo di essere ultras. Quello nel rispetto del prossimo e nella condivisione. E quello esercitando prevaricazione, inciviltà e indifferenza all’altrui diritto leso. In curva sud un tempo c’era una rappresentanza di ultras che per motivi a me ignoti – sono migrati lí dalla nord. O chissà forse nascevano nella curva sud, ma un tempo erano una presenza piú numerosa e significativa.
COESISTENZA CIVILE
Oggi questi ultras nella curva lato città sono per lo piú un esiguo drappello di reduci di un passato che fu. La cosa sarebbe romantica e rispettabile, ma cessa di esserlo se questa presenza non si armonizza con il quieto vivere della popolazione tifosa della sud. Popolazione che si abbona in questo settore per assistere alle partite senza subire i disagi che con il tifo organizzato chiunque sa di mettere in conto se sceglie il lato nord dello stadio.
ESIGENZE IN CONFLITTO
Parrebbe invece che per quanto davvero un numero esiguo non intendano desistere dal loro ruolo di ultras delocalizzati, ma irrispettosi dei vicini. Già per la seconda gara interna di fila, questa loro esigenza ha cozzato, creato problemi, tensioni ed il rischio di qualche “collisione fisica”. Diverbi tra chi vuole rispettato il diritto di accedere al proprio posto e godere della partita in tranquillità, e chi adduce un presunto inalienabile diritto al tifo. Superiore e prioritario a qualsiasi altra rivendicazione di segno diverso.
RISPETTO DELLE REGOLE
In questo caso, credo peró che Mirri e la societá debbano dimostrare inflessibilità e tutelare il diritto degli abbonati. Già al prossimo impegno casalingo – contro la Cittanovese – questa situazione deve essere risolta in modo civile, intelligente e definitivo. Ma la soluzione non sia aprire l’anello superiore della sud Per darla vinta a 20 contro il diritto al rispetto delle regole di migliaia. Sarebbe una sconfitta del diritto e del rispetto delle regole ed un segno di debolezza della proprietà.
TUTELARE I DIRITTI
Gli ultras, sia chiaro, in genere sono una ricchezza ed un motivo di attrazione in piú allo stadio. La loro presenza, bellezza ed importanza peró cessano nel preciso istante in cui il loro esserci viene imposto con la forza o alienando il diritto altrui. Infischiandosene di chi, come loro, viene allo stadio per il piacere di seguire la propria squadra del cuore.