Palermo Store: “Ecco la nostra verità…”

"A Palermo le idee, a quanto pare, non bastano..."

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Il Palermo Store di via Maqueda ha pubblicato un post sulla sua pagina Facebook ufficiale (“Palermo Football Store“) dove ragguaglia i suoi clienti sull’attuale situazione che si è venuta a creare recentemente. Ma cosa sta succedendo? Robe di Kappa, sponsor del nuovo corso rosanero targato Mirri-Di Piazza, ha rifiutato l’ordine fatto quasi un mese fa dallo store. La decisione di non concedere il materiale ufficiale al Palermo Football Store è arrivata direttamente dal SSD Palermo: secondo la nota marca d’abbigliamento, la società siciliana avrebbe vietato la vendita dei prodotti ufficiali al negozio di via Maqueda.

Palermo Football Store via Maqueda
Il Palermo Store di via Maqueda

PALERMO STORE, INTERVISTA ESCLUSIVA AI GESTORI

La redazione di Rosa Nero Live ha allacciato dei contatti con il Palermo Football Store di via Maqueda. Ecco cosa ci hanno detto in esclusiva.

Abbiamo letto il vostro annuncio su Facebook, potete dirci cosa sta succedendo?
“Nei prossimi giorni scriveremo un comunicato dettagliato, adesso non lo possiamo fare ma prossimamente uscirà un post con i dettagli. Una cosa vogliamo precisarla: non stiamo rosicando perché non abbiamo mai chiesto a nessuno di lavorare con noi né alla vecchia gestione Zamparini e né a questa nuova gestione, quindi non è un post scritto per rosicare. Siccome la gente ci segue e ci supporta con frasi del tipo ‘Non mollate’, ‘È una bella vetrina’, ‘Avete creato a Palermo delle cose che non esistevano’ è giusto che sappiano. Ci è stata vietata questa possibilità, è la verità”.

Come mai vi è stato vietato di vendere i prodotti ufficiali del Palermo?
“Non sappiamo il motivo, dovreste chiederlo al Presidente. Noi abbiamo fatto l’ordine un mese fa quindi dovete chiedere a Mirri come mai Tecnica Sport, Vitti e tutti gli altri avranno questa possibilità e noi no…”

Mi può dare una piccola anticipazione di ciò che sarà scritto nel prossimo post Facebook?
“No, non possiamo. Abbiate pazienza: come nostra abitudine da qui a dieci anni, scriveremo nel post tutta la verità”

Avete mai avuto contatti con Mirri? Anche per mediare…
“Questo glielo posso tranquillamente dire. Ci hanno contattato loro per ben tre volte. Per questo dico che il prossimo comunicato che scriveremo sarà chiaro. Come siamo rimasti scioccati noi, rimarranno senza parole anche le altre persone…”

A noi ha colto un po’ di sorpresa il vostro comunicato…
“Ci hanno comunicato che è stato espressamente detto che su Palermo gli altri possono vendere i prodotti mentre noi no. Noi non possiamo trattare il loro logo ed i prodotti ufficiali. Siamo dei privati sul campo da dieci anni, il nostro nome è stato sempre questo. Poi nel 2014 ci ha contattato la società rosanero che ai tempi era di Zamparini, non siamo andati noi da loro. La vecchia gestione, dopo aver sondato vari rivenditori, aveva scelto il nostro punto vendita in via Maqueda. Voglio sottolinearlo: senza amicizie, senza niente. Loro ritenevano che avevamo fatto un buon lavoro, così come la gente. Questa gestione, invece, ci ha vietato la vendita. Il post su Facebook è chiaro: attenetevi a quello. Noi sappiamo il motivo di questa decisione, ma voi dovete chiederlo a Mirri…

Il Palermo Football Store è davvero una bella struttura e da quando ha aperto il bar ha acquisito quel tocco in più. Per chiudere, posso sapere come vi è venuto in mente tutto questo?
“Io sono tifoso al 100%, anzi al 3000%! Purtroppo me l’hanno fatta passare questa passione. Mi sarebbe dovuta passare dieci anni fa. Abbiamo sempre avuto difficoltà: due mancate promozioni in Serie A, la retrocessione e le vendite. Non siamo mai stati aiutati dai risultati del nostro Palermo ma, nonostante tutto, con le idee avevamo messo su qualcosa di bello. Ma a quanto pare, in questa città le idee non bastano…”