La Arkus Network, l’attuale proprietaria dell’U.S. Città di Palermo, già soccombente in tutti i verdetti emessi da giugno in poi dalla giustizia sportiva, spera ancora nella giustizia ordinaria. I vertici societari confidano, infatti, di ottenere un risarcimento relativo al ricorso presentato al TAR del Lazio per “diniego della concessione della licenza nazionale”. Questa notizia è riportata dal Giornale di Sicilia del 28 settembre, dove è inoltre precisata la data dell’udienza, il 5 maggio 2020.
PER LA ARKUS SENTENZE NEGATIVE DAL TAR
Non è che finora a Tuttolomondo & C. sia andata bene con il TAR. Infatti il 2 agosto è stato già respinto un ricorso per la mancata iscrizione in serie B, con la motivazione che “la società non ha rispettato il termine perentorio stabilito per l’iscrizione”, oltre a “non avere onorato gli adempimenti richiesti”. Non sono state accolte le “ragioni di estrema gravità e urgenza” addotte dai ricorrenti.
Il 19 settembre è stato respinto dal TAR un altro ricorso presentato dalla Arkus, che chiedeva l’annullamento del bando emesso dal Comune per la creazione del nuovo Palermo.
ANCORA RICHIESTE DI RISARCIMENTO
Ma la U.S. Città di Palermo non si arrende, e continua a cercare risarcimenti, ritenendo di essere stata danneggiata dalla Figc. In barba alle diverse istanze di fallimento pendenti sulla società, che potrebbero concretizzarsi se i commissari nominati dal Tribunale non dovessero arrivare ad un concordato con i creditori. Fallimento che potrebbe verificarsi “ben prima della convocazione in aula del Tar del Lazio”, ipotizza il GdS.