Abbiamo incontrato il signor Salvatore Pizzo prima di Palermo – Marina di Ragusa: era infuriato. Lanciava improperi nei confronti degli steward presenti nel piazzale dello Stadio Renzo Barbera e aveva il fiato corto per la fatica. Si tratta di un abbonato della Tribuna laterale, lato curva sud, invalido. L’ascensore che doveva portarlo al quarto piano della torre sud, dall’inizio del campionato è fermo per manutenzione.
Gli viene indicato l’ascensore, funzionante, della curva nord; e anche noi saliamo con lui, evitando di fare quattro rampe di scale. L’uomo è furibondo e quando capisce che siamo giornalisti si sfoga con noi: “Ho fatto l’abbonamento in tribuna ma mi avevano garantito che l’ascensore avrebbe funzionato. Sono venuto a protestare e mi hanno assicurato che tutto si sarebbe risolto dopo la prima gara di Coppa Italia. Così invece non è stato”.
L’APPELLO
Disperato, il signor Pizzo ci affida un appello per il Presidente del Palermo: “Mirri, aggiusta l’ascensore, martedì ho protestato e mi hanno detto che lo avrebbero sistemato, ma ancora non funziona”.
UNO STADIO DA SISTEMARE
Non è l’ascensore rotto l’unico problema del Renzo Barbera. Solo per accennare, ma torneremo sull’argomento, evidenziamo la mancanza di servizi igienici adeguati ad un impianto di cotanto prestigio, in qualsiasi settore dello stadio. Perfino in tribuna, dove il solo costo del biglietto dovrebbe prevedere dei servizi migliori, i bagni sono pochi, sporchi, privi di sapone e di carta, e maleodoranti. Non c’è distinzione tra bagni maschili e femminili e, anche se prevista, non viene rispettata. I seggiolini, seppur personalizzati, sono spesso sporchi. Per non parlare del servizio bar che, approfittando del fatto che non possono essere introdotte bottigliette all’interno dell’impianto, vende acqua e bibite a prezzi esorbitanti.
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