Arkus: tutti a casa. A breve il fallimento della Us Città di Palermo

Sembra arrivata al capolinea la triste storia che ha coinvolto La US città di Palermo, che dovuto subire discutibili gestioni negli ultimi anni di Zamparini e nei mesi della presenza della Arkus

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La quinta sezione del tribunale di Palermo ha deciso di commissariare la Arkus, segnando così la fine del raid in rosanero di questo gruppo. Comparso dal nulla a giugno, sta evaporando in malo modo ad ottobre. Con la conseguenza che gli ultimi proprietari dell’U.S. Città di Palermo sono tutti fuori, tutti a casa. Oltre alla condanna al pagamento delle spese processuali per il presidente Bergamo e l’ex presidentessa De Angeli. Per i prossimi dodici mesi è stato nominato un amministratore giudiziario, il commercialista Giovanni La Croce.

Gli ultimi proprietari del US CIttà di Palermo

FALLIMENTO FRA DUE SETTIMANE O POCO PIÙ

Ma come fa notare il Giornale di Sicilia che ha pubblicato nell’edizione odierna questa notizia, l’iter giudiziario durerà comunque molto meno di dodici mesi. Perché potrebbe essere revocata l’ammissione al concordato, e non si esclude la bancarotta fraudolenta. Con gravissime conseguenze per tutti gli imprenditori che hanno avuto a che fare, nel tempo, con i “giochini” nei conti del club.

L’ULTIMO ESCAMOTAGE DELLA ARKUS

L’ultimo escamotage escogitato dalla Arkus potrebbe portare alla revoca dell’ammissione al concordato, già chiesta da altri creditori compresi gli ex giocatori rosanero, Tuttolomondo & C., per redigere il programma finalizzato ad ottenere il concordato preventivo, avrebbero pagato 370.000 ad una società di consulenza, prelevando i soldi dalle casse rosanero. Questa società è la Struttura srl., riconducibile a Salvatore Tuttolomondo, Quindi una “trovata” per sottrarre ancora denaro al vecchio Palermo, già depredato nel corso degli ultimi anni

Vi risparmiamo tutti gli altri tecnicismi che evidenziano la disperata situazione nella quale si trovano Arkus e Zamparini. Il collegio giudicante ieri ha assegnato termini strettissimi. Le vie di uscita sono limitatissime e i giudici non le considerano percorribili