Pasquale Marino torna a parlare di Palermo. L’ex tecnico dei rosanero ha vissuto sulla sua pelle l’orrore del fallimento della società guidata prima da Zamparini e poi dai Tuttolomondo. La mancata iscrizione al campionato di Serie B, attualmente in corso di svolgimento, ha sciolto il rapporto lavorativo dell’ex tecnico di Udinese e Catania ed i rosanero. Il tecnico marsalese è rimasto molto legato alla pizza palermitana e le ultime parole certificano l’affetto dell’ultimo allenatore del defunto U.S. Città di Palermo.
MARINO: “RITORNO? DIFFICILE…”
Pasquale Marino ha parlato, durante la Conference403, del Palermo. Tra passato e presente, ecco le dichiarazioni dell’ex tecnico dei rosanero: “Solo l’Acireale sta tenendo testa e, credo, che il Palermo con il potenziale che ha può fare un campionato a parte. Alcune squadre quando hanno visto il Palermo nel proprio girone hanno pensato a risparmiare”.
Questione Pergolizzi-Rizzo Pinna: “Si cerca di spronare. È questione di carattere sia da parte del tecnico sia da parte del giocatore che deve recepire il messaggio. A volte c’è bisogno di un po’ di durezza. Nessuno meglio dell’allenatore può capire come agire e tirare fuori il meglio da ognuno di esso”.
Ritorno a Palermo? Ecco il pensiero di Marino: “Difficile dirlo adesso, ma nel calcio può succedere di tutto. Io auguro al Palermo di fare il suo percorso e torni il prima possibile, a prescindere da chi lo guiderà, nelle categoria che merita. La Sicilia è rappresentata dal Trapani in B e dispiace tantissimo…”.
Chiusura sul fallimento: “Qualche giorno prima della scadenza per l’iscrizione mi sembrava strano che Arkus arrivasse agli ultimi istanti. Lì ho cominciato ad essere preoccupato. Ho cominciato a capire che c’era la possibilità di non iscriversi. Quando ho accettato sapevo si sarebbe potuto andare incontro ad un discorso del genere. È stata una notte brutta perché ti crolla il sogno che speravi diventasse realtà…”.