Si fa presto a dire “rivogliamo il vecchio logo”. Sarebbe bello, questo è indiscusso. A parte il fatto che, obiettivamente, è più bello ed è rimasto nel cuore di tutti i tifosi. Anche perché a realizzarlo fu un pezzo di storia di Palermo, quel Ferruccio Barbera, figlio del mitico Renzo, il cui genio fu interrotto troppo prematuramente.
IL LOGO NUOVO
L’Ssd Palermo ha un nuovo logo. A molti piace, a tanti altri no. C’è chi lo accetta perché a questa società non vuole muovere critiche ma solo consensi – visti anche i buoni risultati – , a chi piace davvero, ma c’è anche chi ritiene che ci sia poco rosa. C’è chi lo vede troppo simile, nell’idea di lasciarlo aperto, a quello della poco amata Juve e chi pensa ancora, nonostante le smentite del grafico, che sia stato scopiazzato da altri loghi in giro sulla rete.
LE DIFFICOLTÀ
A prescindere dal gradimento, il logo adesso è questo e acquisirne un altro porterebbe alla società esborsi non indifferenti. Pensate, per esempio, a tutto il materiale sportivo e al merchandising a cui è stato apposto il nuovo logo. Riappropriarsi della vecchia aquila stilizzata tanto cara ai tifosi, significherebbe dover rifare tutto: maglie, pantaloncini, calzettoni, borsoni, sia quelli a disposizione dei calciatori, sia quelli messi in vendita. E tanto altro che è già brandizzato col nuovo logo. Come per esempio il pullman.
US CITTÀ DI PALERMO
Tra l’altro, il vecchio stemma riporta al suo interno la scritta Us Città di Palermo. Bisognerebbe quindi apportare una modifica, cancellando la vecchia denominazione ed inserendo la nuova. Operazione che andrebbe ripetuta quando il Palermo si ritroverà in lega pro. Quel giorno il club dovrà eliminare dal suo nome la scritta ssd, che significa società sportiva dilettantistica. Una soluzione al problema potrebbe essere quella di eliminare completamente la parte superiore dello scudetto, lasciando l’aquila stilizzata senza scritta.
PALERMO SENZA SSD
A proposito di nuovo nome: come si chiamerà il Palermo quando finalmente non sarà più un club dilettante? Palermo da solo è troppo limitato. Due valide alternative sono Palermo football club, nome storico, o semplicemente Palermo calcio. Se dovessimo metterle a sondaggio probabilmente vincerebbe all’unanimità la versione inglese. Ma anche lì entra in gioco il marketing. Il club, seppur dall’87 si è chiamato Us Città di Palermo, è conosciuto come Palermo calcio. Il mitico Giacomino, quando lavorava in portineria in viale del fante, rispondeva al telefono dicendo: “Palermo calcio buongiorno”. Vincerà il marketing o il cuore dei tifosi?
ASTA FALLIMENTARE
Probabile che il Palermo calcio si presenterà all’asta per recuperare il vecchio logo e altri cimeli. Ma al momento solo per il valore affettivo, per evitare che possa finire in altre mani. Ma sarà assai improbabile che torni sul cuore dei giocatori nel breve periodo. Tra l’altro, Mirri risulterebbe creditore dell’Us Città di Palermo. Ció potrebbe comportare un conflitto di interessi se lo stesso dovesse recarsi personalmente all’asta. Ma esistono escamotage per risolvere il problema. Tutto starà alla volontà di recuperare ció che appartiene alla città. E, da ció che trapela, l’interesse c’è.
Figurati dove sta il problema. Rifare il look al pulman è lavoro di una giornata, ed il materiale tecnico recuperando il vecchio logo, basta farlo per quando si fa il cambio. Questo nuovo è appena arrivato, non esiste quasi nulla ancora e poi mirri è pubblicitario, manco gli stores. dagli i cliches e puó pubblicizzare a tappeto pure un logo asso di mazze! Non ha scuse ne costi folli, deve solo volerlo fare. Armando
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