L’aquila: geneticamente propensa al potere assoluto

LA STORIA NON MENTE: L'AQUILA PRIMEGGIA SEMPRE

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L’aquila è certamente la regina incontrastata dei rapaci, gli uccelli predatori per eccellenza: veloce, potente, aggraziata, fiera e…letale. Nessun volatile può competere con lei nella caccia, nessuna preda può sperare, anche per un solo istante, di sfuggire ai suoi artigli affilati. Un cacciatore alpha creato per diventare l’incubo di qualsiasi vittima prescelta. Il parallelismo col Palermo Calcio di Pergolizzi, che adotta appunto un’aquila nel logo societario, potrebbe essere estremamente calzante: i rosanero stanno tiranneggiando il Girone I della Serie D grazie alle otto vittorie in altrettante gare disputate. 24 punti, primato solitario e solco di otto lunghezze con la coppia di seconde composta da Città di Acireale e Calcio Biancavilla. E se i siciliani avessero nel loro D.N.A. la propensione al potere assoluto? Scopriamo insieme da cosa potrebbe derivare questa monarchia assoluta nella quarta serie italiana di calcio.

Aquila Palermo Calcio Pergolizzi rosanero Girone I Serie D
La famosa aquila imperiale esposta dalle Legioni romane

AQUILA = POTERE. ECCO LA STORIA DI UN LOGO VINCENTE DI NATURA

Una delle aquile più famose della storia, forse la più vincente in assoluto, campeggiava in tutto il mondo conosciuto ai tempi. Parliamo, ovviamente, del rapace metallico che seguiva le Legioni romane durante guerre ed occupazioni delle future province sotto la “pax romana“. Nella storia antica, infatti, il simbolo dell’uccello predatore era collegato immediatamente alla grande potenza di Roma che espandeva il suo giogo incontrastato su Europa, Africa settentrionale e parte dell’Asia. Ogni “nuovo” cittadino romano cresceva con un messaggio chiaro: “L’aquila regge le sorti del mondo“. Più potere di così, si muore.

Sulla scia lunga del leggendario potere dei Romani, altri sovrani hanno voluto rinverdire l’effige dell’aquila dopo la caduta dell’Impero. Due fulgidi esempi sono certamente il Sacro Romano Impero e Federico di Antiochia. Il primo si estendeva su tutti i territori dell’Europa centro-occidentale e vedeva la Germania (vecchia Prussia) come punto focale dell’impero. Quale stemma adottavano? Un’aquila nera bicipite. Ma lasciamo la Germania e dirigiamoci in Sicilia, anzi, nel Regno di Sicilia sotto gli Svevi. Questa famiglia, in effetti, utilizzava lo stemma del volatile per regnare sull’isola. Corsi e ricorsi storici.

Stemma svevo del Regno di Sicilia

IL RETAGGIO DEL PALERMO: “CONDANNATO” A PRIMEGGIARE

Nessuno si stupisca, quindi, se un’altra aquila sta dominando su altre realtà. Il Palermo Calcio nel Girone I della Serie D non lascia nemmeno le briciole agli avversari e la sua potenza inarrestabile, otto vittorie su otto, segna l’inizio della monarchia assoluta nella quarta categoria italiana di calcio. Un retaggio che “condanna” i rosanero alla corona ed al trono del raggruppamento. Ma, d’altronde, il logo societario rosanero, anche se cambiato rispetto agli scorsi anni dopo il fallimento, non ammette discussioni: l’aquila comanda le operazioni dall’alto, in natura come nella storia umanistica. È un dato di fatto col quale fare i conti: per buona pace degli avversari…