All’arcidiocesi di Palermo si è tenuto un incontro tra Mirri e la Curia arcivescovile. L’occasione è servita a stabilire un accordo che faccia da ponte tra il Palermo calcio e le parrocchie. L’accordo prevede che ad ogni partita 50 fedeli, 25 per parrocchia, di due parrocchie dell’Arcidiocesi di Palermo, possano essere ospiti delle partite del Palermo calcio al Renzo Barbera. I fedeli saranno segnalati preventivamente dai parroci.
All’incontro hanno partecipato il vicario generale, monsignor Giuseppe Oliveri, il direttore dell’ufficio insegnanti di religione cattolica don Ninni Zito, il presidente della sezione di Palermo del centro sportivo italiano Maurizio Polizzi e il presidente della SSD Palermo Dario Mirri.
Nel corso dell’incontro, il numero uno rosanero ha dichiarato che “Il Palermo per i palermitani potrebbe essere quell’elemento di coesione che manca nella nostra città. Le parrocchie – ha proseguito – sono quell’elemento autentico di vita sul territorio. Non c’è limite a lodarvi di quello che fate e come lo fate. Secondo me siete voi, non me ne vogliano i giocatori di calcio, i veri eroi che stanno ogni giorno sul territorio. E che vivono le difficoltà delle persone”.
“Io ho realizzato il mio sogno – ha spiegato Mirri ai prelati e ai fedeli presenti. Questa mia esperienza spero possa essere d’aiuto a tanti bambini che sognano di diventare ingegnere o avvocato. E anche coloro che pensano di non avere possibilità. Io non pensavo di avere possibilità in un calcio modello, in un calcio fatto di milioni, di marchi e di vendite. Però non mi rassegno (in riferimento ad un futuro tra i professionisti, ndr) al fatto che essendo entrato dalla finestra magari riusciró ad aprire un portone”.