Rosanero Vs strisciati, state buoni se potete

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Che la goliardia, quando si parla di calcio, tra le propensioni dello spirito sia una di quelle da maneggiare con maggiore cura è risaputo. E se in un mondo ideale non sarebbe così, in quello reale, purtroppo, lo è. Perché un paio di maniche è il sano sfottò tra amici che non condividono la stessa fede calcistica, un altro è scommettere, riguardo il medesimo argomento, sulla reazione di sconosciuti. Ed è così che, in una mite serata autunnale, a Palermo, nella centralissima via Cavour, si consumò il fattaccio.

Strisciati

ROSANERO E STRISCIATI

Stavamo scherzando tra di noi, era un coro a favore del Palermo calcio, neppure ricordo quale. Capita a tutti di divertirsi, cantare e cazzeggiare. C’erano questi ragazzi seduti su alcuni motori posteggiati. Tra di noi ci siamo detti, sottovoce, se questi ragazzi non cantano è perché sono strisciati della Juve o dell’Inter. A quel punto uno di loro si è alzato per venirci incontro. Gli abbiamo subito detto che stavamo scherzando e che non c’era ragione di litigare. Ma non ne ha voluto sapere nulla e con lui tutti gli altri. Erano in 7 o in 8. Hanno iniziano a menarci di brutto. Hanno continuato ad infierire pure dopo averci visto per terra stremati e pieni di sangue. Appena sono arrivati i carabinieri loro non c’erano già più. Siamo sotto choc“.

GIOVENTÙ BRUCIATA

Questa la testimonianza di uno dei giovani trentenni pestati lo scorso venerdì sera rilasciata a Palermo Today. Un setto nasale rotto, uno zigomo ammaccato e un paio di denti saltati il bilancio dell’aggressione. Feroce quanto vigliacca perché perpetrata da un branco nei confronti di pochi. Annoiati, arrabbiati, disorientati, caricati a palla da modelli sbagliati e senza un adeguato sostegno scolastico familiare. Così oggi, si presentano alla società tanti ragazzi, spesso giovanissimi, sempre più assoluti protagonisti di violenze gratuite. E a Palermo come altrove, i casi segnalati sono in continuo aumento.

RISCHIO SPIRALE DI VIOLENZE

La speranza, trattandosi del delicato quanto complesso universo del tifo, è che dallo squallido episodio non si vengano a creare insidiosi precedenti. Perché la storica contrapposizione tra tifosi rosanero e cosiddetti “strisciati” si è nel tempo arroventata sempre di più. Oggi, con ritrovato orgoglio, è la parola appartenenza a risuonare in ogni angolo della città. Quasi fosse un monito rivolto a chi ha l’ardire, da nativo, di sbandierare altra feda calcistica che non sia quella per il Palermo. L’auspicio è che tutto rimanga sotto controllo, perché di spirali d’odio la strada del pallone è tristemente lastricata. Insomma: state buoni se potete…

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ORGOGLIOSO titolare, dal 2008 al 2016, dell'impresa di pulizie Agm Pulindo, appassionato del gioco del calcio, di cinema nonché divoratore di libri, inizia la sua carriera nel mondo della carta stampata nel 2003, curando la rubrica "Siamo tutti allenatori" per conto del mensile "La Notizia Sportiva". Nel 2008, l'iscrizione all'Ordine dei giornalisti coincise con l'inizio della collaborazione con il Giornale di Sicilia, quotidiano per il quale ha seguito per tante stagioni le sorti della Primavera del Palermo. Dopo avere collaborato per un periodo a Siciliainformazioni.com, la passione per il mondo dei vivai calcistici della sua città lo ha portato a scrivere per conto del "Quarto Tempo", apprezzato format diretto dall'amico Enzo Bonsangue, con il quale, nel 2014, ha curato la trasmissione televisiva "Quartarete" prodotta da Stadionews. Il sodalizio tra i due giornalisti è continuato fino alla conduzione, da sette anni, del format radiofonico "La Zanzarosa" dedicato al Palermo calcio. Oggi divide il suo tempo tra famiglia, lavoro e giornalismo, suo grande amore. Il suo motto? "Seguite la vostra vocazione ma fatelo in luoghi puliti".