In questo campionato, dopo nove partite su diciassette, forse si possono delineare le caratteristiche più evidenti della stagione in corso. E quali siano gli aspetti più tipici del rendimento del Palermo e nel complesso il trend di questo girone I di serie D.
EFFETTO BARBERA
Pare evidente che, nel caso del Palermo – ad oggi sempre vincente – il tipo di prestazioni offerte in casa e fuori mostrino una differenza più che stridente. Certamente al Barbera la cornice che accompagna le prestazioni del gruppo rosa nero è da serie A. È lo stimolo principale per un tipo di gestione gara, ed intenzione di fare la partita, che in trasferta è più difficile riscontrare con la stessa qualità. Lo sfondo dei quasi 20 mila a partita, anestetizza nei tifosi la percezione della categoria e del tipo di campionato che stiamo affrontando. È così che in casa quasi nemmeno comprendiamo “dove siamo”. Tra casa e trasferta, la differenza di qualità e di intensità, nel gioco e nell’ambiente, non potrebbe essere più netta.
“ANESTESIA” AMBIENTALE
Alla Favorita, il leit motiv del gioco rosa nero è pressione e costante costruzione del gioco, con pochi ma sapienti lanci lunghi – come nel caso del sontuoso raddoppio di Santana contro il Licata – e tutta una sequela di passaggi e coralità di gioco tesa ad avvolgere ed irretire gli avversari, che spesso già durante la prima frazione di gioco si trovano sotto di una o più reti, incanalando il match là dove il Palermo vuole portarlo. Di fatto vincere e lo spettacolo offerto in casa, fanno spesso dimenticare in che categoria e tipo di campionato ci si trovi.
TRASFERTE SURREALI
Per ricordarcelo però, basta andare in trasferta e vedere gli scenari surreali da torneo di quartiere nei quali, con davvero poche eccezioni, si è costretti a misurarsi. In trasferta anche la qualità tecnica dello spettacolo offerto scema rapidamente dagli standard di godibilità offerti dalle gare interne. Come se non bastasse con lo spettacolo calcistico, che subito decade moltissimo, anche le riprese televisive degli scenari in cui siamo impegnati ci svelano impietosamente dove siamo finiti. È una D nella quale parrebbe non esserci reale avversario, e nel quale le avversarie stanno progressivamente accettando la superiorità tecnica del gruppo rosa nero.
PALERMO PORTACI VIA
Lontano dal Barbera le partite spesso sembrano più una caotica mischia da rugby, nella quale l’obiettivo degli avversari è più limitare il gioco del Palermo che tentare di costruire il proprio e ottenere punti. Ad oggi la cosa non è riuscita a nessuna avversaria. Qualcuno ci riuscirà presto o tardi, è ovvio, ma speriamo siano veramente in pochi a riuscire, perché davvero la necessità impellente in questo campionato è quella che un coro della Nord sintetizza al meglio – Palermo – “ Portaci via da questa… categoria”.