E adesso come la mettiamo, anzi, cosa starà pensando mister Pergolizzi in vista del big match di domenica contro il Savoia? Santana o Ficarrotta, questo è il dilemma. Con le percentuali di recupero sempre più alte del capitano, il rientro in campo dell’argentino è sempre più probabile. D’altro canto, rinunciare all’ex verdeamaranto, dopo la gran bella prova fornita contro il Corigliano non è affatto semplice. Insomma, questo è il dolce rovescio della medaglia di tutti quegli allenatori che hanno la fortuna di disporre di organici completi e privi di punti deboli.
Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, intanto, il numero 14 palermitano si gode il momento. “Era un momento che aspettavo da tempo – esordisce Ficarrotta- . Giocare con la maglia della mia città è stato da sempre un sogno che, finalmente, all’età di 29 anni si è realizzato. Perchè non ho fatto la trafila nel settore giovanile rosanero? Quando si era prospettata la possibilità è arrivata la chiamata della Juventus. Anni formativi indimenticabili – sospira l’ex Marsala -, se penso che ho avuto la fortuna di allenarmi al fianco di campioni del calibro di Del Piero, Ibra, Cannavaro. Zambrotta”
Un amore a prima vista quello scoccato tra lui e la nuova proprietà rosanero. “E dire che poco prima di scendere in campo avevo la febbre a 38. Nonostante ciò, la buona prestazione fornita con la maglia del Marsala ha impressionato favorevolmente i dirigenti del Palermo che, all’istante hanno espresso il desiderio di acquistarmi. Un’occasione chiaramente irrinunciabile. Adesso – conclude Ficarrotta – l’obiettivo che mi pongo è di fare bene davanti alla mia gente, aiutare la squadra nel raggiungimento della promozione senza che il gol divenga un’ossessione”.