Ha deciso tutto d’istinto. Col cuore. La scelta di Palermo è stata dettata dalla voglia di ripartire, di mettere una pietra sul passato e… “al diavolo quattrini e categorie”. Il carattere, la grinta e l’intelligenza tattica di Alessandro Martinelli sono tessere di un puzzle ormai perfetto, in casa rosanero. E il centrocampista è sempre più orgoglioso del “sì” di quest’estate a Sagramola e Castagnini.
LA RIVINCITA
“Sono un istintivo e in quel momento pensavo che a Palermo avrei trovato la molla per rifarmi”: un “disegno” che adesso Martinelli, intervistato dal Corriere dello sport, ha sposato in pieno. “Mi piacciono le sfide, il cuore ha deciso. Al diavolo quattrini e categorie. Il mio futuro è in rosanero, ormai ho sposato questa causa e andrò fino in fondo. Cioè, in A”.
Trenta punti su trenta in avvio. Un bottino di punti da capogiro, forse impensabile o non pronosticabile da molti dal primo settembre, giorno dell’esordio a Marsala. “Il 10 su 10? Rientrava nei piani – dice il centrocampista – ma non ci credevo. Ora sarà diverso perché gli avversari ci conoscono e dobbiamo alzare l’asticella soprattutto in trasferta. A volte soffriamo troppo. In casa, siamo terribili. Pergolizzi? Mi ha fatto subito buona impressione. Una bellissima persona”.
CUORE CORINI
La delusione di Brescia, quella del mancato rinnovo in Serie A, è stata già “digerita”. Così come da… Alice, la fidanzata, davanti alla quale Martinelli ha anche trovato il gol, domenica al Corigliano: “Lavora alla Mercedes. Quando le ho detto di Palermo, non l’ha presa bene. Ora si è innamorata della città. Se le avevo promesso il gol? Come facevo? Ne ho segnati quattro in tutta la carriera”.
A proposito delle Rondinelle, il capitolo Eugenio Corini: Martinelli non dimentica il passato e spedisce un messaggio all’ex capitano rosanero (sostituito da Fabio Grosso), dopo l’esonero: “Gli ho detto: “Mister, mi dispiace”. Ha risposto che quando si è a posto con la coscienza non si deve temere niente. Cellino è esigente e istintivo, quando si sveglia e sceglie una cosa, la mette in atto, senza pensarci. Non so se sia giusto. Sarò freddo, ma se vedo qualcosa di sbagliato, m’inca… A Brescia l’ho fatto, sia pure con garbo”.
SAVOIA E RITMO BARBERA
La settimana è stata caratterizzata anche dall’infortunio di Sforzini, che dovrà star fuori per mesi. “Siamo con Nando e speriamo che possa riprendersi al più presto. Da domani, contro il Savoia, giocheremo come fosse il nostro dodicesimo uomo in campo. Il suo coraggio – dice Martinelli – è una garanzia. Sappiamo come giocano, ne abbiamo discusso con il mister, qualche filmato l’ho visto anch’io. Squadra individualmente forte. Però, se teniamo il ritmo del Barbera …”.