Ammettiamolo, ad oggi nel corso delle 10 vittorie rosa nero su 10 arrivate, con nostra grande soddisfazione, la sensazione di trovarsi di fronte ad un avversario che potesse rovinarti la giornata non l’abbiamo ancora nettamente avuta.
UNA GARA DIVERSA?
Domenica peró, ed al di là di quanto dicano i 17 punti della compagine campana, la sensazione di misurarsi con un osso piú duro degli altri l’abbiamo in tanti. Forse il pallido ricordo di ostiche battaglie del lontano passato di C. Forse per le assenze di Santana e Sforzini. Ed infine, forse per i loro proclami spavaldi o la stretta connessione con il tifo catanese. Fatto è che anche in città, nelle chiacchere davanti ad un caffè o scorrendo nelle pagine social rosa nero, questa partita sta montando su, percepita molto diversa da tutte le altre.
UN ANTICO RIVALE DI ANNI BUI
Magari si vince in modo piú semplice del previsto. Ma alla vigilia, la percezione che sia un esame diverso dagli altri, obiettivamente c’è. È certo anche che non sarà gara del “volemose bene” con applausi per tutti al fischio finale, come visto quasi in ogni partita interna. Per il Savoia non è un viaggio premio in uno stadio mai calcato, non sono attesi striscioni ammicca pubblico, con cui tifosi avversari celebrano il blasone rosa nero. Per il Savoia è l’occasione per fermare un treno lanciato e riaccreditarsi in campionato, generando al contempo le prime incertezze al team palermitano.
UN PRECEDENTE DA RISCATTARE
Con il Savoia non si ricorda solo la vittoria sul gong griffata Max Cappioli, ma anche un rovinoso 5-1 subito dal Palermo in quel di Torre Annunziata. Quel giorno si passó in vantaggio con uno stranissimo tiro senza pretese di Firmino Elia, ma poi per i nostri colori finí decisamente male ed il Savoia dell’ex Massimo Morgia, fece sontuosa festa. Domani peró ricordi a parte, è tutta un’altra storia e nessuno potrà sentire tossine o vantaggi, eredità di antiche dispute sul terreno verde.
CUORE, CALMA E CONVINZIONE
Il Palermo deve solo capire che probabilmente per la prima volta quest’anno, avrà di fronte un avversario piú smaliziato e reattivo di altri. La cornice del Barbera o una partenza sprint potrebbero non bastare per averne ragione. Si immagina una partita dura, nella quale piú che i valori tecnici, saranno carattere, determinazione, pazienza e precisione ad indirizzare la partita. Pergolizzi sa che è una gara cruciale. Serve per capire molto più se stessi e per consegnare un messaggio di grande solidità al campionato e a tutte le rivali. Per vedere come finirà quindi, non resta che andare al Barbera cercando di spingere i giocatori all’undicesima affermazione consecutiva.