Aimo Diana torna a parlare di Palermo e del Palermo Calcio. L’attuale allenatore del Renate ha vestito, durante la sua lunga carriera da giocatore, la maglia rosanero nel biennio che va dal 2006 al 2008 mettendo insieme 41 presenze e 2 reti in Serie A. Dopo aver attaccato gli scarpini al chiodo, l’ex terzino che ha anche indossato la divisa della Nazionale italiana (13 presenze ed 1 goal in totale) ha intrapreso la via della panchina guidando Feralpi Salò, Pavia, Melfi, Sicula Leonzio e, adesso, comanda le operazione per le “pantere della Brianza”. Diana, ovviamente, non ha dimenticato il suo trascorso nel capoluogo siciliano: ecco le sue dichiarazioni.
DIANA: “ALLENARE IL PALERMO? MAGARI!”
Aimo Diana torna a parlare del Palermo tra passato, presente e futuro. Intervisto da GoalSicilia.it, l’ex terzino rosanero e attuale allenatore del Renate ha anche parlato della sua esperienza siciliana da tecnico della Sicula Leonzio. Esperienza che gli è piaciuta talmente tanto da sperare una futura chiamata di Mirri e Di Piazza, qualora il rapporto lavorativo con Rosario Pergolizzi (e adesso non c’è alcun motivo) dovrebbe interrompersi bruscamente. Ecco le sue parole.
“Il dispiacere è enorme, è assurdo che certe piazze, come anche il Bari l’anno scorso, finiscano così. Io lo seguo, vedo che c’è sempre tanta gente allo stadio, tanti tifosi al seguito…Il pubblico rosanero ha sempre avuto grande passione ma forse il tifoso vero è quello di oggi, quello che segue la squadra anche in Serie D”.
Allenare in futuro i rosanero? Ecco come risponde Diana: “Sono sicuro che tra un paio di anni vedremo di nuovo il Palermo ai massimi livelli perché lì devono stare i rosanero. Incrociare la mia strada con i rosanero? Magari, allenare in Sicilia mi piace, lì siamo stati bene sia io sia la mia famiglia. Sarebbe bello, vedremo in futuro”.
Una battuta anche sulla Sicula Leonzio e sul difficile momento dei bianconeri siciliani in Serie C: “Penso che le risposte siano sempre nei calciatori, alle volte si crede di prendere giocatori per fare una grande squadra e poi questi non ti ripagano. La stessa Leonzio che ho preso io in corsa, in un primo momento sembrava in grande difficoltà, poi però c’era una base di giocatori importanti ‘anziani’ che ha dato tanto. Ripeto, lì c’è la possibilità di fare calcio sul serio”.