L’attacco che ha segnato almeno un gol in tutte le prime dieci giornate, l’attacco del Palermo, nella partita contro il Savoia è rimasto a secco. D’altro canto è difficile fare gol tirando in porta solo due volte in tutta la partita. E domenica scorsa l’attacco più prolifico del Girone I della serie D con i suoi 25 gol, non ha mai dato l’impressione di potere impensierire il portiere ospite. Al netto del gol annullato a Ricciardo, la cui validità resterà per sempre un mistero.
CAMPANELLO D’ALLARME
Non è la prima volta che nelle partite dei rosanero si è potuto notare questo andamento dell’attacco. Già a Biancavilla si era riscontrato un sintomo significativo: i ragazzi di Pergolizzi avevano tirato di più in porta, otto volte, ma solo nei primi cinque minuti per recuperare il momentaneo 1-0. Dopo la rimonta di Ricciardo e Santana, nei restanti 85 minuti non è arrivato un tiro nello specchio della porta. E anche nella partita contro il Nola il Palermo ha effettuato in tutto solo quattro tiri in porta, di cui uno solo fra i pali. Stiamo parlando della svirgolata (con tutto rispetto…) di Lancini, poi finita in rete. In altre parole un tiro un gol.
RENDIMENTO A CORRENTE ALTERNATA
Fra il Biancavilla e il Nola c’è stato l’apprezzabile derby contro il Licata, e prima del Savoia la goleada contro il Corigliano. Da questa analisi emerge che l’attacco rosanero procede a corrente alternata: nell’ultima partita sono riemersi i segnali di sterilità già registrati a Biancavilla e Nola.
CON LA PALMESE IL RISCATTO DELL’ATTACCO
Nella prossima partita nella tana della Palmese, l’attacco rosanero ha la possibilità di ricominciare ad alimentare la casella “gol segnati” ma, soprattutto, deve ricominciare a inquadrare e puntare con continuità la porta avversaria.
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