Quando il Palermo ha giocato a Nola e Biancavilla, nel web si è potuto cogliere qualche mugugno, perché le partita dei rosa non erano piaciute. A dire il vero, non sono state partite esaltanti, ma da dimenticare. Basti ricordare che i rosanero hanno vinto queste due partite trasformando in gol gli unici tre tiri in porta che sono riusciti a effettuare nell’arco dei 180 minuti. Portando quindi a casa sei punti con un prezioso 0-1 a Nola e un 1-2 a Biancavilla.
LE DIMENSIONI DEI CAMPI
Una delle concause principali dei problemi riscontrati in queste partite, o forse l’insidia principale, è da ricercare nelle ridotte dimensioni dei campi. Considerando che il terreno di gioco del Barbera misura 110 metri di lunghezza e 65 di larghezza, viene fuori che nelle dimensioni dei campi di Nola e Biancavilla mancano circa 15 metri in lunghezza e circa 10 in larghezza. É evidente che in queste condizioni non ci sono le giuste condizioni per giocare un bel calcio, perché i giocatori del subiscono per tutta la partita il fiato sul collo degli avversari, che non si stancano tanto in uno spazio ridotto, e possono esercitare un pressing feroce e asfissiante anche per 90 minuti.
ANCHE A PALMI C’É UN MINI CAMPO
Ora c’è questo Palmese–Palermo, e il “Giuseppe Lopresti” ha circa le stesse dimensioni dei campi del Nola e di Biancavilla. Questo non può non aggiungere qualche preoccupazione per questa delicata trasferta, che capita dopo la sconfitta subita dal Savoia, che deve essere cancellata al più presto.
DIFESA COLABRODO CONTRO ATTACCO RECORD
Vero è che i numeri invitano all’ottimismo, considerando che la difesa della squadra calabra è la seconda più battuta del girone, con 24 reti subite, e l’attacco del Palermo è invece il migliore, con 25 centri. Ma se la Palmese si disporrà (come è ovvio) con un 5-3-2, potrebbero restare pochi spazi per l’attacco rosanero… Comunque è una partita tutta da vivere, ma prevedibilmente ci sarà da soffrire.
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