In estate, condizionati dai tempi ristretti, gli esperti di mercato rosanero avrebbero potuto steccare più di un elemento da inserire nel nuovo Palermo. E, francamente parlando, le scusanti non sarebbero certo mancate. E invece la costruzione della rosa è stata certosina perchè niente doveva essere lasciato al caso. Dopo avere arruolato gente di esperienza e valutato i cavalli di ritorno, toccava agli under. Tra questi, il ruolo del portiere prevedeva un estremo di sicuro affidamento, Pelagotti, e un secondo di belle speranze che rispose al nome di Mattia Fallani.
LA BOCCA BUONA DEI TIFOSI
Una scelta, in particolare da queste parti piuttosto delicata. I palermitani infatti, abituati davvero bene da una gloriosa tradizione, quando si parla di “guardiani dei pali” non ammettono errori. Ecco perchè, il paventato impiego in quel di Palmi, del portierino classe 2001 in prestito dalla Spal, da una parte incuriosisce, dall’altra inquieta. Certo è, che quel prodigioso colpo di reni volto a sventare la possibile doppietta di Diakitè, di occhi al Barbera ne ha fatti strabuzzare.
IL 4-3-3 LO ASSICURA MATTIA
Ma non è certo un capriccio quello del tecnico. Considerando infatti il regolamento della Serie D (che prevede un classe ’99, due classe 2000 ed un classe 2001 sempre in campo), causa assenze, sarebbe proprio Fallani a permettere a Pergolizzi di mantenere il modulo 4-3-3. O, in alternativa, l’altrettanto apprezzato 4-3-1-2.
SI VALUTANO ALTERNATIVE
In questo caso Ambro in campo da trequartista, come avvenne a Roccella e in casa con la Cittanovese, e Felici, per la prima volta in stagione relegato in panchina panchina. Pelagotti in campo, cause assenze di Ficarrotta squalificato, e Doda impegnato con l’U20 albanese, prevederebbe invece l’impiego di Peretti nel ruolo di terzino. Insomma, si prevedono grandi manovre in vista della delicata sfida alla Palmese, quella che dovrebbe segnare la ripresa della marcia del Palermo.