Palermo, da campanello a sirena d’allarme

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Era suonato il campanello d’allarme la scorsa settimana in casa Palermo. La sconfitta con il Savoia aveva infatti evidenziato alcune lacune nella formazione rosanero. Di limiti caratteriali e di errato approccio alla partita si era parlato rubricando quell’episodio come un incidente di percorso.

CIGOLII

A Palmi, contro il fanalino di coda del campionato è suonata la sirena. Il Palermo ha pareggiato e soprattutto ha disputato una partita decisamente incolore. Alcune assenze forzate e una formazione con cinque undicesimi diversi dalla gara precedente hanno messo in evidenza come qualche cigolio si possa trasformare in rottura. Sarà dunque un problema strutturale? La rosa del Palermo non è poi cosi completa come si pensava? Siamo dell’idea che un periodo sottotono sia assolutamente accettabile e che non sia il caso di fare drammi. In questa città abbiamo troppe volte trasformato le normali disamine in feroci critiche dagli effetti deflagranti. Lo affermiamo considerando ciò che la fredda analisi dei numeri ci suggerisce.

OCCHIO ALLE SPALLE

Nei nove gironi della serie D solo una squadra, la Virtus San Nicolò, ha una media punti superiore a quella del Palermo, 2,75 contro 2,58 dei rosa. Ma la capolista del girone F può vantare solo 4 punti di vantaggio sulla seconda contro gli 8 punti sul Savoia da parte del Palermo. Proprio i campani però hanno recuperato 5 punti in due gare sulla compagine di Pergolizzi. E’ certamente da non sottovalutare pertanto l’involuzione tecnica di questa squadra. Nelle ultime due gare i tiri nello specchio della porta aventi il crisma della pericolosità si contano con le dita di una sola mano. Non è certamente da imputare agli attaccanti questo dato negativo semmai c’è da chiedersi, e Pergolizzi lo farà sicuramente, come sia possibile passare da 6 gol ed almeno altrettante occasioni in una partita a zero nelle due gare successive.

Se può essere dipeso da una differente caratura dell’avversario nella partita contro il Savoia lo stesso non può dirsi per la gara contro la Palmese. La scusante dei campi piccoli e della aggressività degli avversari che davanti al proprio pubblico disputano la partita della vita contro il blasone rosanero può reggere fino ad un certo punto. Anche se ti chiami Palermo non devi dimenticare che stai giocando il campionato di sere D e quindi devi abituarti ad affrontare le difficoltà che la categoria comporta.

LA PROVA DEL NOVE

Sarà cura della società e del tecnico lavorare su questi aspetti intervenendo sul mercato se necessario da parte della prima e operando scelte decise da parte del secondo anche scontentando qualche giocatore che magari si è lamentato di avere avuto poco spazio. La prossima partita cade a pennello per testare il reale valore della squadra.

L’ACR Messina è infatti avversario ambizioso e blasonato e siamo certi che una vittoria contro i giallorossi riporterebbe la serenità necessaria per affrontare le successive gare contro Giugliano ed Acireale con la consapevolezza di potere riprendere quel cammino che deve portarci via presto da questa categoria.

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