Squadra che vince non si cambia. Così dice un vecchio detto. Ma si sa, spesso i proverbi si sbagliano alla grande. Il cammino del Palermo in Serie D, al momento, è trionfale, se non teniamo conto degli ultimi due passi falsi. Ma siamo sicuri che cambiando pochi giocatori questa squadra potrà affrontare anche il prossimo campionato di Serie C? Le esperienze di Bari, Avellino e Cesena dovrebbero insegnare qualcosa.
Incrociando le rose di più squadre che hanno fatto, nell’ultimo anno, il salto di categoria dai dilettanti ai professionisti si può notare come molti giocatori non siano stati confermati. Bari, Cesena e Avellino hanno lasciato il segno, lo scorso anno, nella quarta categoria del calcio italiano, vincendo il proprio girone. Ma quanti sono i giocatori di questi club che sono stati riconfermati quest’anno in C? La risposta è… ben pochi.
IL BARI DI DE LAURENTIS
Partiamo dal Bari di De Laurentis, che ha mantenuto solo 6 giocatori su 29. Nonostante un’annata fantastica,, la società pugliese ha sgretolato la rosa precedente e solo tre giocatori sembrano essere tutt’ora titolari. Il capitano Di Cesare, il centrocampista Hamili e l’attaccante Simeri. La rosa attuale è la prima nel girone se calcoliamo il valore totale della rosa che supera gli 8 milioni di euro. Sicuramente fra i club citati, il Bari è la squadra con più mezzi per poter salire di categoria ma al momento ha riscontato alcuni problemi. Partendo dall’allenatore, Cornacchini, che già a Settembre è stato esonerato per far spazio a Vivarini.
STESSO COPIONE PER I BIANCONERI
Il Cesena ha mantenuto lo stesso andazzo, riconfermando in Serie C solo 5 giocatori. Tra questi fanno sicuramente parte gli esperti Agliardi e De Feudis che hanno sposato il progetto emiliano. Ma anche il Cesena fatica in campionato con un tredicesimo posto che significherebbe raggiungere la salvezza. Tra l’altro, per fortuna del Palermo, hanno anche deciso di privarsi del nostro bomber Ricciardo, che ha messo a segno nella scorsa stagione con la maglia bianconera ben 20 reti.
AVELLINO, TANTE DIFFICOLTÀ IN C
Infine l’Avellino, che ha anche lui effettuato un cambio di rotta. Sono 8 i giocatori riconfermati quest’anno ma sono tanti i problemi che continuano a ricadere sulla nuova società ad un solo anno dal fallimento. La squadra dei lupi, infatti, naviga in brutte acque, essendo in piena zona playout. Insomma il passaggio dalla categoria dilettanti ai professionisti non è affatto facile.
COSA CAMBIARE NEL PALERMO
Siamo sicuri, quindi, che la squadra attuale possa affrontare con qualche innesto la prossima stagione nella nuova categoria senza nessun problema? I dubbi emergono se mettiamo innanzitutto in conto che la D prevede la presenza di 4 under sempre in campo, di cui un 1999, due 2000 e un 2001. Giocatori giovani che spesso non sono ancora pronti ad affrontare campionati più complessi, soprattutto nel ruolo di titolari che per forza di cose devono avere in questa categoria. 15 giocatori presenti nella squadra infatti rientrano nella ”fascia” degli under e con buona probabilità, almeno la metà di loro, difficilmente la vedremo in campo anche l’anno prossimo. Discorso diverso per i cosiddetti over: bisogna far i conti con l’età che avanza ma anche con l’esperienza che possiedono. Un giocatore come Santana, a 39 anni, può fare ancora bene nel calcio professionistico? E’ tutto da vedere. Così come ad esempio Sforzini, che l’anno prossimo compirà 36 anni, ed è lontano dalla C da tre stagioni, dove comunque non ha mai fatto bene, può farsi ancora valere? O lo stesso Ficarrotta, che ha esperienza pluriennale nella Lega Dilettanti, che potrebbe avere difficoltà ad ambientarsi in un campionato in cui ha giocato l’ultima volta nel 2014. I punti fermi per esperienza e qualità sembrano essere Pelagotti, Lancini, Crivello, Martin e Martinelli. Il resto della squadra dovrebbe essere quantomeno rivalutato dalla società in orbita C. Dando per scontato che arriverà.
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