La squadra rosanero nelle ultime due settimane ha spezzato il ritmo di 10 vittorie consecutive perdendo contro il Savoia in casa e pareggiando contro la Palmese in trasferta. Tra i tanti motivi che non hanno permesso al Palermo di continuare la sua cavalcata verso la D, l’assenza di un numero 10 che possa, con una giocata, cambiare la partita.
Il numero 10 in una squadra non è mai affidato ad un giocatore qualunque, anzi, solitamente viene data in carico al fantasista. Il dieci è nell’immaginario collettivo quel giocatore che riesce a deliziare, con una serie di eccellenti giocate, i supporter e gli addetti ai lavori.
STORIA DI NUMERI 10 ROSANERO
Palermo ha visto indossare il dieci da nomi ben noti dai tifosi. Zauli, Brienza, Miccoli per citare solo i più recenti. Giocatori dotati di caratteristiche tecniche notevoli. Come loro però i rosanero hanno visto anche un susseguirsi di meteore e di calciatori che non hanno realmente lasciato il segno in positivo. Tra questi ci sono Aleksandar Trajovski e Igor Coronado, passando per Hiljemark, Silva e Di Gennaro. Insomma non sempre il dieci lascia il segno e la mancanza di un giocatore così la si sente dagli anni 2007-2013. Gli anni di Fabrizio Miccoli.
RIZZO PINNA
Nella squadra allenata da Rosario Pergolizzi, il numero è stato affidato alla maglia del diciannovenne Andrea Rizzo Pinna. Dopo un ritiro e le amichevoli precampionato in cui si è messo in mostra, la società ha deciso di passare all’acquisto del giocatore, inizialmente arrivato solo in prestito dalla Primavera dell’Atalanta. Con l’inizio della stagione calcistica però il giocatore è calato nelle preferenze di Pergolizzi che, spesso, ha deciso di lasciarlo in tribuna. In una conferenza stampa il tecnico palermitano l’ha persino accusato di essere senza attributi. Ma pian piano sembra che le cose si siano risolte.
IL DEBUTTO
Proprio con la Palmese è arrivata la prima presenza con la maglia rosanero in campionato al minuto 61 del secondo tempo al posto di Lucera. Rizzo Pinna è entrato con la voglia di chi vuole spaccare la partita e risolverla proprio come fa un numero 10. Ha tentato un paio di volte il guizzo che poteva portare la vittoria ma è stato sfortunato. È arrivata, però, anche un’ammonizione che si poteva evitare. Sintomo di un giocatore con un carattere che deve essere ben gestito ma le sue qualità, domenica pomeriggio in quel di Palmi, si sono notate. Potrebbe essere lui in questo momento complicato per i rosanero, dal punto di vista dei risultati e delle assenze in campo per squalifiche e infortuni, a rianimare la squadra dopo i due passi falsi?
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