Da lunedì 2 dicembre fino alle a lunedì 23 dicembre si possono effettuare trasferimenti suppletivi di “giovani dilettanti” e calciatori non professionisti. In altre parole, si apre il “mercato di riparazione” per i campionati dilettanti.
BUONA OCCASIONE PER IL PALERMO
Questa opportunità è molto propizia per la squadra rosanero che deve fare fronte alla situazione di emergenza che si è determinata nelle ultime settimane. Infortuni e squalifiche hanno falcidiato lo spogliatoio del nuovo Palermo, assemblato a luglio, per ragioni contingenti, con fretta. E infatti, in certi ruoli, risulta essere incompleto. A dicembre c’è lavoro per Sagramola, Castagnini e Pergolizzi.
LA SITUAZIONE ATTUALE
Dei 27 giocatori che compongono la rosa, 15 sono under, ma non tutti sono abili e arruolati. A parte i noti che conosciamo, ce ne sono alcuni da utilizzare con opportuni dosaggi ed altri destinati alla panchina o alla tribuna. Per quanto riguarda i più esperti, attualmente ci sono cinque infortunati (Sforzini, Crivello, Mauri, Corsino e Mendola) e due squalificati (Lancini e Ficarrotta).
VUOTI DA RIEMPIRE
C’è da tenere inoltre presente che oltre ai disagi già elencati, due dei cinque 2001 sono portieri e non esiste un adeguato sostituto di Felici. Da annotare ancora che Doda (2000) e Vaccaro (1999) non hanno ricambi naturali sulle fasce: anche per questo motivo per comporre la lista dei convocati da portare a Palmi, Pergolizzi ha dovuto fare“salti mortali”, portando in panchina solo otto under più il portiere Pelagotti.
ACQUISTI MIRATI
Nonostante si siano giocate solo 12 giornate, per affrontare al meglio questo logorante campionato, il Palermo deve cercare a dicembre altri rinforzi. Il Corriere dello Sport di oggi li individua in un esterno, un difensore che possa dare il cambio ad Accardi, Lancini e Crivello, un centrocampista di quantità, aggressivo, da inserire in un reparto molto tecnico e, ancora, una punta rapida e veloce che sappia saltare l’uomo e sappia inserirsi in profondità, per avere l’opportunità di potere variare gli schemi. Infatti, attualmente, con Ricciardo, Sforzini e Santana, l’unica strategia è attaccare le difese nella loro area, cercando di non prendere ripartenze. Per cui il vero pericolo è la mancanza di alternative.