Non si conoscono le ragioni del gesto estremo dell’ex giudice Cesare Vincenti che questa mattina si è suicidato lanciandosi dal quinto piano del balcone di casa sua. La tragedia è avvenuta in via Mario Rapisardi a Palermo. Il magistrato, andato in pensione circa un mese fa, era indagato dal giugno dell’anno scorso dalla Procura di Caltanissetta. Con lui è indagato anche il figlio Andrea, avvocato. L’accusa è di corruzione per la presunta fuga di notizie relativa all’indagine sull’ex presidente del Palermo Maurizio Zamparini. L’ex presidente del club di viale del fante avrebbe appreso preventivamente, da una talpa all’interno del tribunale, tramite l’allora numero uno del Palermo calcio, Giovanni Giammarva, della pendenza di una richiesta di custodia cautelare nei suoi confronti. Cesare Vincenti è stato anche a capo dell’ufficio del Gip del capoluogo siciliano.
Il suicidio del giudice è avvenuto a mezzogiorno. A nulla è valso il tempestivo intervento di un’ambulanza del 118 e degli agenti di polizia e dei carabinieri, l’uomo è morto sul colpo.
Sul luogo si sono recati anche il questore Renato Cortese, il procuratore capo della Procura di Palermo Francesco Lo Voi, il medico legale e la scientifica. Quest’ultima accerterà le dinamiche di quanto accaduto.
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