Un messinese contro le messinesi. A loro, squadre della sua città, che gli avevano offerto un posto in organico, quest’estate sbatté la porta in faccia, o quasi. E d’altronde, com’era possibile fare altrimenti, quando al tuo citofono è il Palermo a suonare? Per Gianni Ricciardo è una settimana più “sentita” del solito, quella che lo avvicina al derby di domenica. Al Barbera, contro i peloritani con la griffe più legata alla storia – l’Acr è il Messina rinato dopo Franza e gli anni da favola in A – i rosa si affideranno soprattutto al proprio bomber per ritrovare il sorriso perduto.
LA QUOTA 100
Conoscendo il carattere della punta rosanero i rallentamenti con Savoia e Palmese, sommati all’importanza del match, faranno sì che Ricciardo si presenterà al Barbera con una carica esplosiva forse nuova quest’anno. Anche perché c’è un altro nastro da tagliare, e ha a che fare con la statistica: in caso di gol, il numero 9 metterebbe a segno la centesima marcatura personale in carriera. Obiettivo di prestigio. Raggiungerlo contro la squadra della propria città, poi…
CARICA ESPLOSIVA E “RIVINCITA”
Per ogni attaccante al mondo, si sa, la rete è come l’acqua. Necessaria per rinfrescarsi e per far carriera. E Ricciardo non festeggia già da una ventina di giorni. L’ultima volta è stata una doppia esultanza, quella che ha accompagnato la doppietta nel giorno della goleada al Corigliano. La voglia è tanta, le motivazioni tantissime. Metteteci pure, forse, anche un pizzico di sete di “rivincita”, per un cartellino, il suo, che il Messina di Franza, ai tempi della Serie A, decise di non riscattare. La chance, insomma, è di quelle ghiotte. Anche perché, altro dato statistico rilevante, Gianni Ricciardo non ha mai, fino a questo momento, segnato un gol alla squadra della sua città…
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