Scontri in curva: ci vorrebbe un’altra signorina Tornabene

Una figura storica del tifo palermitano: oggi più che mai si sente la sua assenza

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Nella settimana che ha preceduto Palmese-Palermo si è paventata la possibilità che il tifo rosanero non potesse seguire la squadra in Calabria. Si temeva ci potessero essere contatti dei rosanero con i tifosi etnei, al seguito della loro squadra in trasferta a Catanzaro. Poi invece è arrivato il permesso, la trasferta è stata organizzata, e purtroppo un “contatto” c’è stato davvero, anche violento, come hanno fatto vedere le immagini trasmesse da Eleven Sports.

IMMAGINE INFANGATA

Sicuramente le immagini di questi scontri visti in televisione, hanno mostrato una pagina da dimenticare del tifo nostrano. Per questo fa un po’ di tenerezza l’articolo di Carlo Brandaleone nel Giornale di Sicilia di oggi, che ricorda la signorina Tornabene, una donna che negli anni ottanta riuscì a far convivere senza dissidi i ventidue club rosanero presenti a Palermo.

LA SIGNORINA TORNABENE

Annamaria Tornabene, un’attempata tifosissima del Palermo, fu la donna che favorì la nascita dei club rosanero in ogni quartiere cittadino, riuscendo a gestire così i tremila tifosi iscritti. Questo fu quasi un miracolo, considerando che prima di allora il tifo cittadino era molto frammentato. Lontano anni luce da quello organizzato che già allora era presente in Inghilterra, ed era guardato con curiosità, quasi come un mito.

PINO “U TASCIU” E VICÉ U “PAZZU”

Infatti prima di allora la passione faceva rima con folklore. I tifosi “obbedivano” a personaggi come Pino “u tasciu” o Vicè “u pazzu”, i capotifosi che con strani abbigliamenti trascinavano le curve. Poi, dal 1977 in poi, come ricorda il quotidiano cittadino, nacquero, fra gli altri, anche il Club Pitrè, i “Tupamaros della Guadagna”, le “Aquile di Resuttana“, il club “Filiciuzza”, a amche “Picciotti di Milano“.

IL CENTRO DI COORDINAMENTO

La signorina Tornabene, gentile ma energica, riunì tutti questi club gestendoli con un Centro di Coordinamento, appositamente creato. L’allora presidente Gambino le dette una mano, contribuendo economicamente a trasferte e coreografie, così come fece anche il compianto Roberto Parisi. Poi negli anni novanta molti club sparirono, altri nacquero, anche al femminile. Fino ad arrivare ai giorni d’oggi, e dovere registrare l’attuale frattura della curva Nord, che sicuramente non aiuta la causa comune rosanero, e che inoltre favorisce episodi deprecabili come quelli accaduti a Palmi.