Derby? Ma quale derby? A Palermo non si respira assolutamente aria di derby. Le notizie che arrivano dal botteghino parlano di una vendita molto fiacca, tanto che, addirittura, c’è il rischio di potere registrare il record negativo di pubblico in questa stagione al Barbera. Vero è che questo con il Messina non è il “Derby” per antonomasia, ma è pur vero che c’è tanta storia tra i rosa nero e i giallo rossi.
EPPURE NELLE PRIME DIECI GIORNATE…
Probabilmente si è esaurito lo stimolo che ha spinto fino a ieri molti palermitani ad accorrere al botteghino. In tanti magari nelle prime dieci giornate sono andati perché c’era il nuovo Palermo della nuova dirigenza, quello che rincorreva record su record. In ogni partita forse c’era un motivo per trovare lo spunto, la motivazione di “esserci”. E poi, vuoi mettere, si andava a vedere il Palermo che gareggiava con mezza Europa per strappare record d’imbattibilità. Per cui tanta gente è andata allo stadio motivata dall’idea che andava a fare il tifo non soltanto per una squadra di serie D, ma anche per una compagine con qualche quarto di nobiltà, acquisito con record i che si sono inanellati settimana dopo settimana.
I RECORD DI AFFLUENZA
Perché, stando ai numeri, tanti spettatori non sono andati allo stadio in funzione delle partite che si disputavano, considerando che i nomi delle avversarie spaziavano dal San Tommaso al Marina di Ragusa, dalla Cittanovese al Corigliano… Gli spalti in tutte queste partite si sono riempiti, tanto che i record di affluenza s’inseguivano di giornata in giornata.
BRUTTE NOTIZIE DAL BOTTEGHINO
Per questo derby fra Palermo e Acr Messina, invece, i biglietti fino ad ora venduti non arrivano a 1.700. E guarda caso, casualmente, questa è la prima partita in casa dopo quella contro il Savoia che poteva segnare l’undicesima vittoria consecutiva. Se quella partita fosse finita con una vittoria, e nella successiva a Palmi si vinceva, domani si sarebbe giocata la “partitona” per la tredicesima vittoria consecutiva. E non è difficile immaginare un Renzo Barbera pieno come un uovo o forse più. Invece si tratta di una normalissima partita di serie D, giocata da un Palermo un po’ in ombra. E in tanti non vogliono correre il rischio di sentirsi dire da amici, magari strisciati, “chi bellu Paliermu chi hai”… E allora meglio stare a casa e, magari, vedere la partita in TV. La “solita” Palermo.