Affaire Mirri: “Il Palermo varrà più di 165 milioni..”

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Dario Mirri, presidente del Palermo, è stato intervistato dal più importante giornale che si occupa di economia e finanza. Il Sole 24 ORE, infatti, è conosciuto per trattare temi affini ai professionisti ed imprenditori e questa intervista dipinge il profilo completo del numero uno del Palermo da un punto di vista imprenditoriale.

Mirri

Come tutti ben sanno, nell’estate di quest’anno Dario Mirri insieme all’immobiliarista italoamericano, Tony Di Piazza, hanno investito capitale per far risorgere dal fallimento la società sportiva del Palermo. Da eccellente imprenditore qual è Mirri, anche se molto tifoso, l’obiettivo è il fatturato: “Il Palermo tra qualche anno avrà un valore diverso da quello attuale – ha dichiarato il presidente – è il settimo fatturato d’Italia per numero di tifosi e quindi per diritti sportivi. Se il Palermo arriva in Serie A penso possa valere più dei 165 milioni spesi per la Fiorentina. Da imprenditore dico: investiremo 15 milioni, ma è un investimento, non una perdita”.

L’IDEA STADIO

Tra gli obiettivi del nuovo presidente c’è la voglia di ristrutturare il Renzo Barbera e di realizzare un nuovo centro sportivo. Molto spesso Dario Mirri ha dichiarato di volersi ispirare a realtà che hanno già realizzato questo progetto, per poter aumentare ancor più i ricavi nelle casse della società. Il numero uno rosanero vuole, infatti, estendere le funzionalità del Renzo Barbera, limitate, al momento, alle sole partite di calcio. “Dobbiamo copiare quello che hanno fatto a Udine, a Frosinone, a Bologna, a Torino, a Milano. Il Comune deve valutare e fare una gara. Le società, patrimonializzando un bene, ne diventano esclusive titolari per 99 anni e possono fare investimenti. Lo stadio diventa un’arena, un luogo dove poter fare concerti, eventi, manifestazioni, il museo, lo store, il ristorante, aree commerciali e non più solo una ventina di partite di calcio l’anno”.

IL FALLIMENTO DELL’AZIONARATO POPOLARE

Nei punti del bando che hanno permesso alla società Hera Hora Srl di vincere e aggiudicarsi il Palermo, c’era l’obiettivo di far entrare una rappresentanza dei tifosi all’interno della società per garantirne maggiore controllo. Il presidente è apparso, nel corso dell’intervista, su questo tema abbastanza insoddisfatto: “Sono stati raccolti 68 mila euro con 450 partecipanti. Pochissimi. Soprattutto se li raffronti con i 20 spettatori a partita. Manca la cultura di impresa. Il Palermo, comunque, è la prima società, sicuramente in Italia, in cui nel collegio sindacale c’è un componente nominato dal sindaco di Palermo che garantisce il controllo”.

MIRRI IMPRENDITORE A TUTTO TONDO

Oltre ad argomenti legati al calcio, l’intervista ha anche toccato temi riguardati la sua figura da imprenditore. Mirri infatti è il dg e componente del Cda della Damir, società leader nel ramo pubblicitario in Sicilia, Sardegna e Calabria. L’imprenditore si occupa però anche del settore food, avendo costruito il Mercato San Lorenzo. “Abbiamo cambiato un pezzo della città. Cinque anni fa San Lorenzo era ricordato per altro, oggi non è più legato ad un immaginario di episodi spiacevoli ma visto come luogo di aggregazione. Ogni mese in media entrano dentro questo luogo 60 mila persone”. Ma gli investimenti del presidente palermitano non finiscono qui: è proprietario del 25% delle quote del quotidiano online LiveSicilia. Il quotidiano online, nei giorni scorsi, è stato peró messo all’asta.

OBIETTIVI FUTURI

Tra i prossimi progetti da realizzare spicca la ristrutturazione di un luogo storico vicino il porto di Palermo. Si tratta di una Centrale Enel ormai dismessa e acquistata secondo una regolare gara pubblica. L’idea di Mirri è quella di realizzare un ostello. “Carlo Alberto Dalla Chiesa, primo nipote del generale, ha progettato con dei soci un format nuovo per l’accoglienza che si chiama Ostello Bello – ha concluso Mirri – . L’idea è di costruire un ostello della gioventù 2.0 che realizzeremo nei prossimi mesi, con un investimeno intorno ai cinque milioni di euro”.

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