Il profumo della grande impresa, in quel di Palermo, è durato più di mezza partita. Poi, però, i padroni di casa hanno messo il turbo e accelerato verso l’obiettivo dei tre punti, assenti ormai dall’inizio di novembre. E fino all’inizio del secondo tempo, in effetti, è stato un Messina che ha saputo tener botta a Santana e compagni. L’amarezza è stata descritta da Antonio Crucitti, intervenuto in conferenza alla fine della sfida.
QUESTIONE DI METRI
Il centrocampista è partito proprio dalla prestazione dei suoi nella prima frazione, quando “abbiamo giocato bene – ha ammesso -. Poi, dopo il rientro in campo dagli spogliatoi, abbiamo iniziato a lasciare molti più spazi al Palermo, e il rammarico è grande perchè sappiamo che avremmo potuto fare di più”.
A TESTA ALTA
Crucitti ammette la forza degli avversari del tecnico Pergolizzi, sottolineando la “chiave” di svolta del match. “Abbiamo studiato a lungo il Palermo – ha proseguito – e non c’è dubbio che si tratta di una squadra molto ben organizzata e con un organico molto importante. Il nostro errore? Avremmo dovuto chiudere meglio gli spazi, e sicuramente avremmo resistito meglio”.
Per la truppa di Karel Zeman, l’arrivo al Barbera poteva rappresentare un’occasione per dimostrare il definitivo cambio di rotta, dopo un avvio di campionato un po’ in chiaroscuro. “Lasciamo Palermo a testa alta. Nelle ultime due partite – ha proseguito Crucitti – eravamo stati più brillanti, e con Zeman è cambiata la mentalità. Eravamo anche stati più concreti sottoporta”.