Il Palermo ritrovato prova a domare le tigri di Giugliano

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Un sito dedicato, ai nastri di partenza della serie D, poneva la società del Giugliano al quarto posto per valore della rosa e di mercato. Alle spalle dell’incontrastato club del duo MIrri-Di Piazza, del Savoia e delle due messinesi. Dunque, un organico di tutto rispetto quello messo a disposizione dal patron Gaetano Sestile (succeduto al padre Salvatore, morto a soli 53 anni dopo una lunga malattia) a mister Agovino.

ESPERIENZA AL POTERE

I tifosi del Giugliano esibiscono una bella coreografia

Un gruppo costruito in estate con il chiaro intento di stazionare nelle parti alte della graduatoria, forte di elementi di indiscusso valore per la categoria. Con un’età media tra le più altre del girone I (24,6 anni), i gialloblù hanno interrotto in casa del Savoia un filotto di tre successi. Motivo per il quale, causa lavori al “De Cristofaro“, il Giugliano attende con il coltello tra i denti la truppa di Pergolizzi nello stadio di Mugnano di Napoli.

RINGHIANO LE TIGRI GIALLOBLU’

Per il Palermo dunque, una squadra da prendere con le molle il Giugliano, nonchè rappresentante il comune non capoluogo di provincia più popoloso d’Italia (124mila abitanti). Un ambiente tradizionalmente caldo farà da cornice al big match della 14^ giornata, voglioso di riscattare la sconfitta di misura patita nel derby di Torre Annunziata. Sconfitta ritenuta ingiusta dai tigrotti campani (il grande felino è il simbolo del Giugliano calcio), che si sentono deufradati di un rigore lampante.

UN TANDEM OFFENSIVO DI VALORE

A dare l’assalto alla capolista ci penseranno innanzitutto due satanassi che rispondono al nome di De Vena e Caso Naturale (14 gol in due). Il 4-3-3 offensivo vede poi in regia capitan Liccardo con Alvino esperta ala destra. Carbonaro e Di Girolamo gli alfieri centrali di una difesa che tra i pali schiera il giovane Mola.

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ORGOGLIOSO titolare, dal 2008 al 2016, dell'impresa di pulizie Agm Pulindo, appassionato del gioco del calcio, di cinema nonché divoratore di libri, inizia la sua carriera nel mondo della carta stampata nel 2003, curando la rubrica "Siamo tutti allenatori" per conto del mensile "La Notizia Sportiva". Nel 2008, l'iscrizione all'Ordine dei giornalisti coincise con l'inizio della collaborazione con il Giornale di Sicilia, quotidiano per il quale ha seguito per tante stagioni le sorti della Primavera del Palermo. Dopo avere collaborato per un periodo a Siciliainformazioni.com, la passione per il mondo dei vivai calcistici della sua città lo ha portato a scrivere per conto del "Quarto Tempo", apprezzato format diretto dall'amico Enzo Bonsangue, con il quale, nel 2014, ha curato la trasmissione televisiva "Quartarete" prodotta da Stadionews. Il sodalizio tra i due giornalisti è continuato fino alla conduzione, da sette anni, del format radiofonico "La Zanzarosa" dedicato al Palermo calcio. Oggi divide il suo tempo tra famiglia, lavoro e giornalismo, suo grande amore. Il suo motto? "Seguite la vostra vocazione ma fatelo in luoghi puliti".