Un sito dedicato, ai nastri di partenza della serie D, poneva la società del Giugliano al quarto posto per valore della rosa e di mercato. Alle spalle dell’incontrastato club del duo MIrri-Di Piazza, del Savoia e delle due messinesi. Dunque, un organico di tutto rispetto quello messo a disposizione dal patron Gaetano Sestile (succeduto al padre Salvatore, morto a soli 53 anni dopo una lunga malattia) a mister Agovino.
ESPERIENZA AL POTERE
Un gruppo costruito in estate con il chiaro intento di stazionare nelle parti alte della graduatoria, forte di elementi di indiscusso valore per la categoria. Con un’età media tra le più altre del girone I (24,6 anni), i gialloblù hanno interrotto in casa del Savoia un filotto di tre successi. Motivo per il quale, causa lavori al “De Cristofaro“, il Giugliano attende con il coltello tra i denti la truppa di Pergolizzi nello stadio di Mugnano di Napoli.
RINGHIANO LE TIGRI GIALLOBLU’
Per il Palermo dunque, una squadra da prendere con le molle il Giugliano, nonchè rappresentante il comune non capoluogo di provincia più popoloso d’Italia (124mila abitanti). Un ambiente tradizionalmente caldo farà da cornice al big match della 14^ giornata, voglioso di riscattare la sconfitta di misura patita nel derby di Torre Annunziata. Sconfitta ritenuta ingiusta dai tigrotti campani (il grande felino è il simbolo del Giugliano calcio), che si sentono deufradati di un rigore lampante.
UN TANDEM OFFENSIVO DI VALORE
A dare l’assalto alla capolista ci penseranno innanzitutto due satanassi che rispondono al nome di De Vena e Caso Naturale (14 gol in due). Il 4-3-3 offensivo vede poi in regia capitan Liccardo con Alvino esperta ala destra. Carbonaro e Di Girolamo gli alfieri centrali di una difesa che tra i pali schiera il giovane Mola.
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