Cosa rende civile una grande città come Palermo? Il rispetto delle regole, l’educazione degli abitanti, la prospettiva di un futuro migliore e l’utilizzo esemplare degli spazi a disposizione. Soprattutto se riqualificati e resi fruibili ai cittadini che, dal nulla, si ritrovano a poter sfruttare un ambiente poliedrico e salutare. Il Parco della Salute è un piccolo gioiello nel cuore di Palermo preso d’assalto da famigliole, fidanzati, sportivi e bambini che, da qualche anno, possono godere di un “tempio” affacciato sul mare e protetto dalle famigerate “mura delle cattive“. C’è chi passeggia, chi guarda lo specchio d’acqua, chi pesca, chi si allena e chi gioca, soprattutto i bambini. E chissà: in futuro, uno di loro potrebbe calcare il manto erboso del Renzo Barbera difendendo i colori rosanero della città.
STORIA DI UNA RIQUALIFICAZIONE DEGNA DI UNA METROPOLI CIVILE
Molto spesso ci fissiamo, anche giustamente, su ciò che non va bene. Sul degrado. Ed è legittimo denunciare cosa non funziona, sia chiaro. Con altrettanta fermezza, però, dovremmo sottolineare le piccole (grandi) migliorie che Palermo riesce a conquistare con assoluta dedizione. Il Parco della Salute è uno dei capisaldi di una città che vuole migliorare, cambiare pagina, mostrando il risvolto più scintillante e bello della sua personalissima medaglia. Ma come siamo arrivati alla creazione di questo spazio per i palermitani?
L’area è stata riqualificata nel 2016 da Vivi Sano Onlus che ha preso in mano anche la sua gestione. il parco è accessibile ed inclusivo per tutti ma, per sfruttare i suoi spazi ludici, il cittadino deve impegnarsi nella sua preservazione non compiendo atti vandalici o di noncuranza. Vivi Sano Onlus collabora attivamente con l’ASP Palermo e con l’Assessorato Regionale alla salute nella gestione di attività atte alle prevenzione del disagio psichico e delle dipendenze patologiche a livello scolastico. Senza tralasciare, ovviamente, la tematica inerente ai disabili.
L’onlus copre tutte le spese di gestione del parco e paga il canone all’Autorità di Sistema Portuale del mare di Sicilia Occidentale per la concessione demaniale. Uno spazio nato dal nulla da dover difendere con le unghie ed i denti: ed il primo protettore di questo luogo deve essere proprio il cittadino comune. Ovvero chi ne usufruisce.
IL PARCO DELLA SALUTE COLTIVA FUTURI TALENTI PER IL PALERMO CALCIO?
Vivere, anche per qualche istante, questo spazio incastonato nel traffico del Foro Italico è un’esperienza davvero conturbante. L’odore del mare, i gabbiani che garriscono ed i clacson delle macchine che lottano contro le grida di chi è accorso per giocare, formano gli ingredienti di un minestrone gustosissimo che cuoce a fuoco lento nelle giornate di bel tempo. Ovviamente, il Parco della Salute esalta gli sportivi di ogni età: c’è chi gioca a basket o calcio, chi fa ginnastica, chi pesca sugli scogli, chi si diletta nella corsa o chi, più semplicemente, attua la politica tutta siciliana del “Futtitinni” crogiolandosi al sole.
La vera “attrazione” è rappresentata dai numerosi bambini che giocano allegramente sul campo di calcio in erba sintetica sotto l’attento sguardo dei genitori. Palermo, inconsapevolmente, potrebbe aver creato una piccola “scuola calcio“. Dalla passione di questi giovani calciatori in erba potrebbe fiorire il seme del talento: un fiore dai petali rosanero pronto per farsi ammirare al Renzo Barbera. Perché le generazioni di domani si coltivano anche in questo modo. Basta offrire un luogo sano e sicuro dove divertirsi giocando al ritmo della passione.
Da qualche parte, d’altronde, bisogna iniziare: e se il Parco della Salute regalerà almeno un singolo calciatore al Palermo di Mirri e Di Piazza, avranno vinto una volta di più tutta la città e le persone che sono riuscite a riqualificare uno spazio lasciato a sé stesso. Una perla di Palermo per i palermitani ed il…SSD Palermo…
