Punte? No,punti! Il Palermo batte 1 a 0 il Giugliano e vola.

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Del Palermo senza punte di peso Mattia Felici, anche oggi è il match winner
Calcio: Palermo V/s Licata-Campionato Italiano di SerieD.Stadio “Renzo Barbera”.Mattia Felici festeggia.Palermo.20-10-2019 Mike Palazzottto

Senza tifosi e senza punte di ruolo, il Palermo si presenta ai nastri di partenza del match contro un agguerrito Giugliano. Il tempo di scoprire quasi a sorpresa che Caso Naturale e Bacio Terracino non sono dei modi di dire locali ma due giocatori campani e allora ci mettiamo comodi comodi per gustarci la partita.

PRIMO TEMPO

Si capisce subito che sarà giornata di passione. Il Giugliano non fa respirare i rosa, manco fosse un raffreddore di stagione. La squadra di Pergolizzi, nel frattempo, non riesce a produrre gioco, come fosse rimasta incolonnata in qualche casello durante il viaggio d’andata. Il gol è quasi casuale. Ok, leviamo il quasi. Diciamo che dovremmo dare la palma del migliore in campo al portiere gialloblù per l’assist a Felici. Ma tant’è, fischio dell’arbitro e tutti a riposo.

SECONDO TEMPO. 

La seconda frazione non è altro che una brutta copia della prima ma senza gol. Il Palermo che gioca di rimessa ed i campani che tentano, senza sorte, di impensierire la retroguardia rosanero. Triplice fischio, un fischio per ogni punto che portiamo via da Mugnano e via con le pagelle di questo match.

LE PAGELLE

Pelagotti 6,5. Si fa trovare pronto in un paio di occasioni, sia nel primo tempo sia nel secondo. Nel tempo libero ascolta i CD di Fausto Papetti comprati in autogrill durante il viaggio d’andata. Intenditore.

Doda 6,5. Non è giornata di picnic in campo avversario e l’albanese lo capisce giocando una gara accorta.

Vaccaro 6,5. Anche lui tanta attenzione dal primo all’ultimo minuto.

Lancini 7. Fa valere fisico ed esperienza e doma le tigri campane.

Accardi 7. Tanti meriti ce li ha anche “cuorerosaneroandrea” se i tigrotti diventano micini ed i rosa mantengono la porta inviolata.

Kraja 5,5. Nel primo tempo gira a vuoto come una monetina nell’oblo della lavatrice. Quando inizia a giocare con più intensità, Pergolizzi, con un tempismo micidiale, decide di toglierlo.

Dal 68º Langella s.v. Entra per Kraja solo per farci capire che siamo grosso modo al 70º.

Martin 5,5. Gli spazi intasati, il campo piccolo, l’umidità ed il buco dell’ozono. Tutte motivazioni valide, ma ormai in trasferta il francese preferisce il nascondino al calcio.

Martinelli 6,5. È l’uomo ovunque della squadra rosanero, un tuttofare che abbina quantità e qualità. Non mi stupirei più di tanto se fosse lui a guidare il pullman per il rientro a casa.

Ambro 5. Dovrebbe cucire il centrocampo con l’attacco ma deve aver saltato il corso di sartoria. L’uomo invisibile.

Dal 68º Ricciardo s.v. Venti minuti senza toccare palla. Era meno frustrante la panchina.

Felici 7,5. Un gol fatto e due mangiati nel primo tempo e movimento inesauribile nel secondo. Fa girare la testa a tre quarti della difesa campana ed al 547º dribbling riuscito è Aulin per tutti! Felilicic!

Santana 6,5. Un secondo tempo da leone dopo un primo da… indolente. Pericoloso dalla distanza e sempre in aiuto dei compagni in fase dì ripiegamento.

Dal 80º Mauri s.v.

Pergolizzi 7. Quando vediamo Ricciardo in panchina ed un Palermo senza punte pesanti in campo, pensiamo che debba avergli fatto male il panino rustichella preso durante la sosta del viaggio della speranza. Poi vediamo scorrere il match e lo applaudiamo. Certo il gol non è frutto di uno schema provato e riprovato in allenamento, ma di una dose da cavallo di fattore C. C come “chissenefrega”. Vittoria cinica, da grande squadra: è tuttomoltobello, direbbe il grande Pizzul.

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