Alzino la mano quanti di voi conoscono una squadra di calcio chiamata “S.N.Notaresco”. Su, non barate che con Wikipedia siamo bravi tutti! Vabbè, ammesso e non concesso che veramente la conosciate, sapete cosa accomuna questo club al Palermo di Rosario Pergolizzi?
UNA STORIA RECENTE
Nata nel 2018 dalla fusione tra la San Nicolò a Tordino ed il Notaresco, la squadra abruzzese allenata da mister Roberto Vagnoni sta disputando il girone F della serie D e gioca le proprie partite casalinghe allo stadio “Savini” di Notaresco. Che lo stadio, un impianto da 600 posti, si chiami come un glorioso difensore ex del Palermo (Mirko, stagione 2008 – 2009) è solo una coincidenza, un’omonimia. Non è di certo questo uno dei punti in comune con i rosanero.
CHIOCCE DI LUSSO PER SUPER PULCINI
Una squadra composta da una nidiata di ragazzini che va dai 16 ai 21 anni con appena 7 giocatori che superano questa soglia. Fra questi il portiere scuola Inter, Ginestra, la coppia centrale (settantanni in due e tanti gettoni di presenza in serie C) Pomante – Salvatori ed un bomber stagionato ma di razza: Marco Sansovini. Stiamo parlando della punta di peso del Pescara di Zeman, il Pescara di Verratti ed Insigne per intenderci. E Sansovini è stato uno di quei famosi bomber di categoria che la doppia cifra in serie B la raggiungeva ad occhi chiusi.
UN PERCORSO COPIA – INCOLLA
Ad accomunare il Palermo targato Mirri – Di Piazza ai rossoblù abruzzesi è il rendimento ottenuto finora nei rispettivi gironi, incredibilmente identico. 37 punti frutto di 12 vittorie, 1 pareggio ed 1 sconfitta. Non solo: al momento il distacco che il S.N.Notaresco vanta nei confronti della seconda in classifica è di 8 punti, gli stessi che separano il Palermo capolista del girone I dal Savoia secondo in graduatoria. Scendendo ancora più nel dettaglio scopriamo che anche la sconfitta maturata dai rossoblù, come nel caso dei Pergolizzi’s boys contro il Savoia, sia avvenuta fra le mura amiche.
UNA FAVOLA ROSSOBLÙ, UN INCUBO ROSANERO
Se per i teramani essere leader in serie D è una magnifica favola, per i rosanero, invece, ritrovarsi seppur da primi in classifica in questa categoria è un vero e proprio incubo. Magari ci incontreremo in serie C, ma non l’abbiate a male amici abruzzesi: noi siamo aquile e continueremo a volare fino alla fine. Stateci appresso se ce la fate.