Liverani su Felici: “A fine stagione torna alla base”

Il rinnovo del prestito dipende molto da dove giocherà il Lecce nella prossima stagione. Intanto il tecnico salentino mostra l'intenzione di voler presto tornare a godere del talento del suo giovane pupillo

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Che fosse un piccolo talento l’hanno avuta tutti, tifosi e addetti ai lavori. Sgusciante, intelligente, imprevedibile: stiamo parlando di Mattia Felici, l’attaccante rosanero che in queste ultime domeniche ha fatto le gioie del Palermo. In assenza di Ricciardo e Sforzini, il ragazzo si è fatto carico dell’attacco rosanero e grazie ai suoi gol il Palermo ha ottenuto punti importanti per il traguardo finale. Si è sbloccato Felici, proprio nel momento giusto, quando c’era bisogno del suo aiuto. Le sue giocate non sono mai mancate, ma al giovane si chiedeva più concretezza sotto porta. Pian piano sta arrivando, per la gioia del Palermo ma anche del Lecce, proprietaria del cartellino del giocatore. La storia di Mattia Felici passa da Fabio Liverani, indimenticato ex rosanero, allenatore dei salentini, che stamani ha parlato del suo talentino alla Gazzetta dello Sport.

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Fabio Liverani

«È cresciuto nella mia scuola calcio – ha raccontato Liverani – dopo essere passato dalla Lazio. Giocava nella Pro Roma nei dilettanti, lo abbiamo visto e lo abbiamo preso. Ha fatto due anni da noi, ha vinto il campionato regionale con gli allievi facendo più di 30 gol. Era già pronto per misurarsi con i professionisti, quindi l’ho fatto venire a Lecce, nella primavera, la scorsa stagione, ma già da gennaio l’ho aggregato alla prima squadra. Appena Sagramola ci ha contattato – continua il tecnico – ho pensato che per lui era arrivato il momento di misurarsi con i grandi. Mattia mi ha chiesto perché sapeva dei miei trascorsi a Palermo. Per lui era un’occasione unica» .

Il giocatore aveva richiesta anche tra i professionisti, ma l’ex regista rosanero ha preferito mandarlo in Sicilia, in un posto che conosce bene, visto che anche lui è cresciuto nel settore giovanile rosanero: «Palermo in D è meglio di una qualsiasi Serie C. Siamo contenti per lui e che stia iniziando a segnare qualche gol – ha spiegato alla rosea -. Mi fa piacere che la rinascita del Palermo passi anche da un una ragazzo cresciuto con me. È particolare, ha la giocata, vede la porta, ma non ha una soluzione tattica definitiva, può fare la seconda punta, il trequartista e l’esterno. Però più sta dentro al cuore dell’azione meglio è. Ha passo e gamba, è devastante, va più veloce con la palla che senza».

FELICIC

Quando nascono talenti i paragoni con i “big” si sprecano. Felici, però ricorda a tutti Ilicic, non solo per la chioma bionda. Non a caso a Palermo è già stato soprannominato Felicic. Il paragone è avvalorato dal suo talent scout: «Mi ricorda molto Ilicic – conferma Liverani – per quanto le distanze tra i due siano enormi ancora. Due gol in due gare molto importanti sono un segnale di maturità. La sua forza è vivere tutto con grande divertimento, non è un peso assumersi responsabilità».

IL FUTURO DI FELICI

Purtroppo Felici non è del Palermo. A fine campionato il prestito si concluderà e il giovane talento tornerà alla casa madre, ovvero a Lecce. Un prestito che potrebbe rinnovarsi, soprattutto se i salentini dovessero rimanere nella massima serie. «A fine stagione torna alla base – dichiara Liverani – sperando che il Palermo abbia vinto il campionato, ma non ho dubbi. Poi tra Palermo e Lecce si può mettere in piedi un discorso per la crescita insieme di categoria che può fargli solo bene. Già è un beniamino? So cosa può dare Palermo e Mattia ha bisogno di sentirsi amato e stimolato – conclude – nella positività dà sempre qualcosa in più».