Il razzismo, come tutte le discriminazioni, oltre che essere una piaga della civiltà dalla notte dei tempi, è da sempre argomento spinoso. Se i “buuuu” allo stadio o certi cori sono manifestazioni palesi di questa oscena misantropia, anche altro genere di atteggiamenti vengono – a torto o a ragione – etichettati con questo terribile sostantivo.
IL TITOLO DELLA DISCORDIA
E su questa buccia di banana è ingenuamente scivolato il “Corriere dello Sport” con la prima pagina del 5 Dicembre. Romelu Lukaku (Inter) e Chris Smalling (Roma) in primo piano, due atleti di colore, due ex del Manchester United, due colonne delle rispettive squadre, due giocatori pronti per l’anticipo del venerdì ed un titolo: “Black friday”.
UNA PENA ESAGERATA? FORSE SÌ. O FORSE NO
Che il titolo possa piacere o no è indiscutibile. Gusti. Che superi la soglia della sensibilità personale verso il tema del razzismo altrettanto. Personale, appunto. Che il giornale paghi con la “squalifica” della propria testata dai centri sportivi di Roma e Milan fino al mese di gennaio parrebbe, però, una classica esagerazione tutta italiota. Un ergastolo per un parcheggio in divieto di sosta.
SERIE A ANTIRAZZISTA
Il tutto ad appena qualche giorno dalla lettera aperta che, congiuntamente, avevano scritto e pubblicato sui propri profili social tutte le squadre di serie A e che rivendicava con orgoglio l’antirazzismo del calcio italiano ai massimi livelli.
IL PALERMO CONTRO LE DISCRIMINAZIONI
Anche il Palermo ha voluto far sentire la sua voce. Il club del presidente Mirri, tramite un video pubblicato sulla propria pagina ufficiale, ha voluto urlare il proprio sdegno ed il proprio rifiuto verso tutti gli atteggiamenti discriminatori. Nello sport come nella vita quotidiana. Ed è bello vedere i giocatori rosanero e mister Pergolizzi che a turno ribadiscono il proprio rifiuto verso razzismo, omofobia, odio e violenza. Nemici da mettere in fuorigioco.
ANCHE NOI GRIDIAMO NO!
Un appello al quale anche noi di Rosanerolive ci associamo senza alcuna reticenza. Perché il NO, secco, deciso, senza se e senza ma, verso certe piaghe della nostra società va gridato a squarciagola, in qualsiasi categoria sportiva ed in qualsiasi contesto sociale.