Esopo, in delle sue più celebri favole esorta a non essere mai troppo sicuri di sè. Nelle competizioni infatti ci sono avversari che, come la tartaruga possono finire per tagliare il traguardo prima dell’indolente lepre, data da tutti, a ragione, come la favorita in assoluto. Il punto è, che in questo girone I, Savoia ma anche Acireale tartarughe neanche lo sono più, avendo trovato entrambe il passo costante e cadenzato del marciatore. I campani in particolare, adesso, a differenza del Palermo, sembrano godere anche dei favori della dea bendata. E siccome l’appetito vien mangiando, nulla di strano che il presidente Mazzamauro decida di rinforzare la rosa messa a disposione di mister Parlato.
ATTACCANTI SENZA PACE
Per non rischiare la capolista deve fare altrettanto. E la finestra invernale del mercato, da poco apertasi, dai fans viene vista come una sorta di scialuppa di salvataggio. Tanto per fare un esempio, di Filippo Tiscione in rosanero se n’è parlato qualche settimana fa quando a rompersi è stato Ferdinando Sforzini. “Ci vuole come il pane, adesso che il ‘tagliagole’ è out” tuonarono allora i tifosi del Palermo, preoccupati dalla contemporanea assenza per squalifica di Luca Ficarrotta. Oggi, all’indomani del grave infortunio occorso a Santana, e con il tivolese ancora ai box, quel grido da stentoreo si fa quasi disperato. Ancora di più se si considera l’impiego a singhiozzo di Ricciardo, nelle ultime tre uscite partito dalla panchina e puntato dalle pugliesi Foggia e Cerignola.
CONSIGLI PER GLI ACQUISTI
Indiscrezioni, voci di corridoio o notizie sparate senza alcun fondamento, fatto sta che anche il rispolverato nome di Pietro Tripoli ha destato l’attenzione dell’ambiente. Casualmente palermitano, nonchè brevilineo e ultratrentenne come l’ex Casarano (svincolato), Tripoli tra le fila del Savona (serie D gir. A) sta disputando un gran torneo. 7 i gol per la sgusciante ala (adattabile a seconda punta) dalla infinita esperienza nella categoria. Ultimo in ordine temporale, Domenico Santoro, la prolifica punta in forza al Gravina che per bocca del suo presidente ha però risposto picche e non solo al Palermo. Chiamiamoli pure consigli per gli acquisti dunque, fini a se stessi se vogliamo, considerata la competenza di chi, in seno alla società, è preposto a occuparsi di mercato.
VENIRSI INCONTRO
Il Palermo insomma, a pochi centimetri dal giro di boa, si trova sì primo con cinque punti di vantaggio sulla seconda ma con una inerzia psicofisica esattamente opposta rispetto a chi lo sta braccando. E i tifosi, che in D non ammettono di soffrire attendono segnali. Il mega vantaggio accumulato, che faceva sperare a nulla più di una passeggiata di salute si è via via assottigliato. Mugugni e musi lunghi si moltiplicano. Il nervosismo serpeggia e la pentola, per adesso a fuoco lento rischia di diventare a pressione. In tal senso, la trasferta di domenica a Castrovillari si profila già come uno snodo fondamentale. E poi c’è il ruolo, delicatissimo, di chi ha deciso di monitorare la situazione. Essere sorveglianti, guardiani di ciò che accade è legittimo, a patto di non esagerare. Munirsi di zappe e pale, per scavare solchi o alzare muri, in questo preciso momento è quanto di più nocivo si possa fare.
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