Armando Perna, capitano dei canarini con un cuore d’aquila

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Era la stagione 1998/99, la penultima, dopo un decennio trascorso gomito a gomito con Liborio Polizzi, che vide il Presidente Ferrara alla guida del Palermo. Dopo un campionato da vertice, fu proprio in vista del traguardo che i ragazzi di Morgia si smarrirono. Ad approfittarne una tenace Fermana, che volò in B condannando i siciliani a giocarsi la promozione tramite i play off. Due le partite maledette che, tutt’oggi, gli over 40 ricordano con amarezza: l’andata, ma soprattutto il ritorno allo stadio La Favorita disputate contro il Savoia. Per Biffi&Co., un doppio 1-0 con tafferugli finali per una delle pagine più nere della storia del club rosanero.

GIOVANE PROMESSA

Negli anni a venire, con l’avvento di Zamparini, il godere finalmente delle gesta di grandi calciatori portò molti tifosi a considerare quel Palermo lì come la compagine dei carneadi. Tra i vari D’Amblè, Puccinelli, Triuzzi e Incrivaglia, uno spazio in prima squadra se lo ritagliò un giovanissimo palermitano di nome Armando Perna. Il roccioso difensore, allora appena diciottene e che mosse i primi passi nella Panormus, oggi, a 38 anni è l’apprezzato capitano del Modena in C.

Di seguito l’intervista rilasciata ai microfoni di Rosanerolive

FELICE DELLA RINASCITA ROSANERO

Palermitano purosangue, come tanti colleghi suoi concittadini costretto a cercare fortuna altrove, Perna ha sempre tenuto d’occhio le vicende dei rosanero.”Non potrebbe essere altrimenti, il cuore, nonostante a Modena mi trovi benissimo, batte sempre per la mia città. E’ anche per questo motivo che ho provato grande piacere quando, in estate, il Palermo, dopo le ultime stagioni tribolate, è stato rilevato da Mirri e Di Piazza. Una proprietà che può dare tanto e che si sta muovendo con estrema professionalità e competenza”.

Armando Perna esulta con la maglia del Modena

NIENTE PAURA, CAPITA A TUTTI

I rosanero, dopo le dieci vittorie di fila hanno conosciuto qualche battuta d’arresto “ma in qualsiasi torneo e per qualsiasi squadra – afferma Perna- è un qualcosa che ci può stare. L’importante è mantenere nervi saldi ed equilibrio. Sono certo che i valori del gruppo allenato da Pergolizzi alla fine prevarranno, nonostante col trascorrere delle giornate gli avversari ti conoscono sempre meglio”.

L’IMPORTANZA DELLE CHIOCCE

38 anni per Perna, la stessa età dello sfortunato Mario Alberto Santana, nel Palermo, come lui nei canarini capitano e chioccia per i più giovani.”Una brutta tegola per i rosa la perdita dell’argentino. I giocatori esperti sono fondamentali in una categoria come la serie D. Sono un esempio di volontà e sacrificio in quanto giocano con impegno gli ultimi anni o addirittura mesi di lunghe carriere”.

NESSUN RIMPIANTO

E a proposito di carriera, lunga e spesa prevalentemente tra il centro e il nord est d’Italia è stata quella di Perna. “Sono soddisfatto di quanto fatto nel calcio anche se è chiaro che ognuno di noi aspira sempre al meglio. Magari, se il debutto in serie A col Parma (stag. 2007 da gennaio a giugno), fosse avvenuto in un momento di maggiore maturità, le cose sarrebero potute cambiare. Ma, alla fine, credo che tutto, nel lavoro come nella vita venga bilanciato. Se dovesse arrivare una chiamata da parte del club rosanero? Chiaro che sarebbe qualcosa di irrinunciabile. Nonostante gli ormai undici anni trascorsi a Modena, Palermo rimane Palermo”.

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ORGOGLIOSO titolare, dal 2008 al 2016, dell'impresa di pulizie Agm Pulindo, appassionato del gioco del calcio, di cinema nonché divoratore di libri, inizia la sua carriera nel mondo della carta stampata nel 2003, curando la rubrica "Siamo tutti allenatori" per conto del mensile "La Notizia Sportiva". Nel 2008, l'iscrizione all'Ordine dei giornalisti coincise con l'inizio della collaborazione con il Giornale di Sicilia, quotidiano per il quale ha seguito per tante stagioni le sorti della Primavera del Palermo. Dopo avere collaborato per un periodo a Siciliainformazioni.com, la passione per il mondo dei vivai calcistici della sua città lo ha portato a scrivere per conto del "Quarto Tempo", apprezzato format diretto dall'amico Enzo Bonsangue, con il quale, nel 2014, ha curato la trasmissione televisiva "Quartarete" prodotta da Stadionews. Il sodalizio tra i due giornalisti è continuato fino alla conduzione, da sette anni, del format radiofonico "La Zanzarosa" dedicato al Palermo calcio. Oggi divide il suo tempo tra famiglia, lavoro e giornalismo, suo grande amore. Il suo motto? "Seguite la vostra vocazione ma fatelo in luoghi puliti".