Tredici vittorie su sedici partite disputate sono sicuramente un bottino invidiabile per qualsiasi squadra in qualsiasi campionato. Aggiungiamo che sette di queste sono arrivate dalle trasferte, otto giocate con un solo pareggio. Indubbiamente i numeri dicono che il Palermo è fino ad oggi il padrone del suo campionato e che il titolo di campione d’inverno è assolutamente indiscutibile. La gara a Castrovillari ha confermato ciò che i rosa esprimono fuori dalle mura amiche. Gioco essenziale con la solita concessione di alcune sfuriate offensive per i padroni di casa e concretezza e cinismo nelle poche occasioni create.
Il rigore realizzato da Ricciardo è bastato per portare a casa i tre punti salutari come una aspirina per il mal di testa. Era importante, infatti, più che per la classifica, riprendere il cammino che sinora ha consegnato alla compagine di Pergolizzi la meritata vetta della classifica.
DIFESA RITROVATA
Per quel che si è visto, fondamentale è stato il recupero di Crivello che ha restituito ai rosa la solidità difensiva che più della prolificità dell’attacco è la vera forza di questa squadra. L’ottimo, come sempre, Peretti non ha fatto rimpiangere lo squalificato Lancini. Nella difesa palermitana semmai è da sottolineare come Vaccaro non abbia un sostituto valido. Il generoso Accardi è stato infatti schierato al suo posto ma appare evidente come il ragazzo palermitano non sia all’altezza delle prestazioni del titolare in quel ruolo.
DOVE SONO FINITE LE GIOCATE DI MARTIN?
Qualche parola va spesa anche per il centrocampo dove da un po’ di partite sembra appassita la vena costruttiva di Martin. Il francese è il fulcro della mediana rosanero e non può certamente bastare il fatto che il giocatore sia bravissimo nell’interdizione quando non c’è nel reparto un altro ideatore di gioco. La gara sottotono dei suoi compagni Martinelli e Kraja lo ha costretto ieri agli straordinari proprio nella fase difensiva.
POCHI GOL
La mancanza di fosforo a centrocampo è infine un alibi per l’attacco rosanero, poco prolifico nelle ultime giornate. Solo le intuizioni e la caparbietà del baby Felici e il cinismo della squadra, sembrano essere le uniche armi offensive a disposizione del Palermo di queste ultime giornate.
CALCIOMERCATO
Da questa analisi crediamo che la società e il tecnico debbano ripartire per intervenire sul mercato durante la pausa di campionato. Gli infortuni di Santana e Sforzini non sono cosa da poco, specialmente se si considera che Ricciardo non è uno che si inventa palle gol, ma che necessità di adeguati supporti in termini di assist. Il già citato Martin, che ci auguriamo torni ad essere il giocatore ammirato nella prima fase di campionato, ha bisogno di un sostituto all’altezza e il Mauri fin qui visto non ci pare esserlo.
TURNO FAVOREVOLE
Adesso c’è da concentrarsi sull’ultima gara del girone di andata. Al Barbera arriverà il Troina, squadra ostica da affrontare che sino ad oggi non ha mai pareggiato. Ci auguriamo che continui a non farlo, almeno per un’altra domenica. I tre punti saranno necessari per mantenere il vantaggio su un Savoia bravo e fortunato, sperando che anche in casa ci sia la giusta dose di cinismo e che la dea bendata sia stavolta dalla parte del Palermo. I campani avranno infatti una gara non semplice contro l’incostante Acireale tra le mura amiche e non sempre potranno vincere a tempo scaduto. L’auspicio è che i siciliani riescano a disputare una gara simile a quella che li ha fatti vincere proprio a Palermo.