Fatti che non vorremmo mai raccontare. Una ragazzina di tredici anni è la vittima di una violenza sessuale avvenuta in una grotta di Villa Trabia, uno degli angoli più incantevoli di Palermo che, in se, ospita un bellissimo parco seicentesco ed una villa settecentesca. Tutto questo splendore è stato il teatro, purtroppo, dell’orribile gesto di cui si è macchiato un ragazzo di ventitré anni dello Zen, uno dei quartieri che compone la periferia del capoluogo siciliano. Orrore a Palermo.
LE INDAGINI SULLA VIOLENZA SESSUALE
Un luogo rilassante, adatto ai bambini, può diventare il palcoscenico di un efferato ed ignobile crimine. All’interno di una grotta di Villa Trabia, una tredicenne sarebbe stata costretta con la forza ad avere rapporti sessuali con un ventitreenne (S.N.) che vive nel quartiere Zen di Palermo. Polsi bloccati, capelli tirati per costringere la giovane vittima a sottomettersi alla violenza e, come se non bastasse, cellulare in mano per riprendere le raccapriccianti scene del crimine.
Ma perché filmare tutto? Per ricattare la povera ragazza adolescente: “Visto che te la stai prendendo così, ti faccio pubblicità. Gli faccio vedere a un paio di ragazzi come…” Il ragazzo avrebbe minacciato di diffondere il video se la giovane si fosse rifiutata di avere altri rapporti sessuali con lui. L’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Annamaria Picozzi e dal sostituto Federica La Chioma ha portato all’arresto di S.N. con l’accusa di violenza sessuale su minore, produzione e diffusione di materiale pedopornografico e corruzione di minore.
Storia di violenza che non vorremmo mai raccontare. Soprattutto quando è un minore ad essere coinvolto in queste brutture della vita…