Mancano ormai poche ore alla fine del 2019, in assoluto uno degli anni più complessi nella storia del Palermo calcio. Dalla rovinosa fine dell’era Zamparini alla rinascita targata Mirri-Di Piazza. Roba da stomaci forti e nervi saldi per i tifosi, catapultati, nel giro di pochi mesi, dal sogno della serie A fino all’inferno della D. Una fine ingloriosa ma ritenuta dai più quasi necessaria, addirittura preferibile all’ormai stantia situazione venutasi a creare, con quel tourbillon di presunti neo proprietari rivelatisi nient’altro che pupi da farsa.
L’ ENTUSIASMO RITROVATO
Ognuno stava facendo la sua parte in questo nuovo scenario, e a dire il vero abbastanza bene. In primis la società, capace di mettere su, in breve tempo, un’organico tanto forte da chiudere in testa al giro di boa. Parimenti ottima quanto forse inaspettata la risposta dei fans: trascinati dall’entusiasmo dei gruppi organizzati, tornati in auge come ai tempi migliori, in tanti hanno sentito forte il bisogno di riavvicinarsi al Palermo. Il record di abbonati è il termometro di una passione rinverdita e che non conosce categoria.
NIENTE PASSEGGIATA
Ma siccome, come scrisse in un suo libro Giancristiano Desiderio, “il gioco del calcio, come la filosofia è materia delicata e infiammabile. Va maneggiato con cura”, ecco dietro l’angolo l’inaspettato intoppo. Neanche questa in D sarà per il Palermo e la sua gente una passeggiata di salute. Tutt’altro. Causa i noti problemi legati a squalifiche e infortuni, vuoi per quelche lettura di gara non proprio da manuale dell’allenatore ma anche per l’accelerata del forte e fortunato Savoia, per il Palermo il girone di ritorno si profila maledettamente sofferto.
A VOLTE RITORNANO
Ecco dunque fare capolino i vecchi fantasmi, con i disfattisti e i pessimismi, forse anche legittimamente, pronti a dichiararsi nulla più che realisti. Il “te lo avevo detto che non eravamo così forti nonostante le dieci vittorie di fila” è il refrain degli ultimi mesi. Di certo il più gettonato nei social. Per il Palermo un avvertimento comunque da prendere in seria considerazione, come sembra stia facendo in primis proprio la società.
MERCATO CALDO
Ci sarebbe da rispondere per le rime allo spauracchio Savoia, che adesso ci crede tanto da rinforzarsi sul mercato con De Vena. Il 2001 Silipo è un prospetto importante, si dice allo stesso livello di Felici. Ad accomunare i due giovani romani non solo la tecnica di base ma anche, dato curioso, l’identica data di nascita. Bene così ma non basta, ecco perchè, chiudere il prima possibile per l’ottimo Floriano del Bari per il Palermo sarebbe il vero colpaccio di mercato. Ben accetto potrebbe essere anche il mediano della Pergolettese Giovanni Sbrissa, 23enne con già alle spalle un curriculum di tutto rispetto. Insomma, gente capace di portare una ventata di entusiasmo, assolutamente necessaria per un gruppo che rimane sì forte, ma di certo un tantino depresso per la recente involuzione.