La notizia per cui il Savoia ancora una volta scenderà in campo con mezz’ora di ritardo rispetto al Palermo sta infiammando un dibattito social tra tifosi. Questi in gran numero ritengono sleale ed anti sportivo tale comportamento. Ci si chiede in sostanza come mai sia possibile.
Proviamo a rispondere a tale quesito senza nessuna intenzione di creare alibi, fare del vittimismo, o dar sfogo a teorie complottistiche ai danni del Palermo. O a favore del Savoia. Consultando i regolamenti in materia di svolgimento delle gare di campionato al paragrafo secondo dell’art. 30 della LND ( lega nazionale dilettanti) si legge che: I Comitati, le Divisioni e i Dipartimenti che organizzano i Campionati possono disporre, d’ufficio o a richiesta delle società che vi abbiano interesse, la variazione dell’ora di inizio di singole gare, nonché lo spostamento ad altra data delle stesse, l’inversione di turni di calendario o, in casi particolari, la variazione del campo di giuoco. Le richieste in tale senso devono pervenire al competente Comitato o Divisione o Dipartimento almeno cinque giorni prima della data fissata per lo svolgimento della gara.
È AZIONE LECITA
Pertanto da questo paragrafo si evince la liceitá della possibilità di richiesta reiterata di differire l’orario di inizio delle sfide di campionato, da parte del Savoia. Senza che questa costituisca o debba essere considerata alterazione scorretta del regolare svolgimento del torneo. È quindi assolutamente lecito operare questa scelta. Nonostante possa sembrare un modo furbo per guadagnare un lieve vantaggio temporale rispetto allo svolgimento delle gare svolte in contemporaneitá.
SONO STRATEGIE DI UNA CONTESA
Come mai il Palermo non si allinei a questa prassi, a questa forse “ strategia” del Savoia calcio, o non lo “marchi stretto” anche su questi aspetti per annullare anche gli ipotetici vantaggi che questo differimento di inizio gara, è quesito che lasciamo all’opinione di lettori e tifosi. Sinceramente non crediamo che il campionato possa essere inficiato da queste prassi. Nostro obiettivo è stato solo comprendere se dietro a questa possibilità si nascondesse un comportamento scorretto degli avversari più vicini in classifica, o si agisse all’interno delle possibilità concesse dal regolamento. L’art.30 Paragrafo 2 ha fornito la risposta.