“Ci aspettiamo non una ma due splendide feste di piazza per iniziare al meglio il nuovo anno all’insegna di una città viva e vitale dal centro alle periferie”: questa una fra le dichiarazioni del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, alla vigilia dei festeggiamenti di Capodanno, previsti nella zona stazione centrale e nel quartiere Cep.
TRECENTO PERSONE AL CEP
In una delle due piazze però non c’è stata l’attesa affluenza. Anzi, al Cep sarebbero state presenti “circa trecento persone”, in una piazza che ne avrebbe potuto contenere settemila. Il sindaco, il giorno dopo, ha parlato di due “piazze piene”. L’assessore al Comune, Giusto Catania, su Facebook ha scritto: “La scelta ambiziosa di organizzare due piazze è stata premiata dalla gente: l’opzione del Cep è stata vincente”.
OPPOSIZIONE ALL’ATTACCO
Questa situazione ha dato all’opposizione l’opportunità di attaccare Orlando. Igor Gelarda e Alessandro Anello, consiglieri comunali della Lega, in un comunicato hanno scritto: “Non vogliamo entrare nel merito del fallimento nella manifestazione di fine anno al Cep. Nulla da eccepire agli organizzatori, né alle forze dell’ordine. Quello che ci preoccupa è che il sindaco Orlando, nonostante a Capodanno abbia brindato sul palco al Cep, ieri ha scritto in una nota stampa che le due piazze per la vigilia di Capodanno, Cep e stazione centrale, erano entrambe piene. Dalle fotografie e da quello che scrivono i giornali c’erano circa 300 persone in piazza al Cep, a fronte di una capienza di 7 mila spettatori! Forse il sindaco, accecato dai riflettori del palco e dal suo inguaribile ottimismo che gli consente di vedere sempre una Palermo in ottima salute, anche se ormai al tracollo totale, non ha visto che a partecipare c’era un numero di spettatori che a Palermo si può facilmente trovare ad un qualche matrimonio affollato”.
“ORLANDO VIVE IN UNA CITTÀ PARALLELA”
E poi, la stoccata finale: “Quello che dà la misura della gravità della situazione è che il sindaco continua a vivere in una città parallela. Riesce a negare l’evidenza, anche davanti ad una piazza vuota. Trincerandosi dietro frasi fatte e prive di significato reale (Palermo è il Cep, il Cep è Palermo, falso, considerato l’abbandono in cui versa il quartiere) e dietro un ottimismo immotivato, e che non si riscontra nei cittadini palermitani. Quella della vigilia del Capodanno 2020 al Cep verrà ricordata come la carica dei 301, 300 spettatori più il primo cittadino. Con il massimo rispetto per tutti coloro che sono andati ad ascoltare la buona musica di Lello Analfino e dei Tinturia”.