Che il calcio siciliano stia attraversando un momento nero, più che grigio, si sapeva. Ma con l’inizio del nuovo anno, “rinascita” del Palermo a parte, si moltiplicano appelli e voglia di nuove cordate per l’acquisizione di altri club rilevanti. La situazione è molto più che delicata, in particolare, per Catania e Trapani. La prima ha più volte, attraverso la voce di Pietro Lo Monaco, lanciato l’allarme, che è stato “sintetizzato” al meglio dal messaggio inviato dal club ai giocatori dallo stipendio più corposo.
C’E’ MISTER SERIE A
Dopo l’interessamento e le prime offerte da parte dell’imprenditore Follieri, viene a galla adesso una nuova cordata finanziaria interessata ad acquisire il Catania di Pulvirenti. Secondo le ultime voci ci sarebbero il segretario della Fidal, Fabio Pagliara, e l’ex tecnico dei rossoazzurri, Maurizio Pellegrino, fra i nomi di spicco della “squadra” che aspira all’acquisizione del club. L’offerta, che coinvolgerebbe fondi non siciliani, dovrebbe essere formalizzata al gruppo nei prossimi giorni, se non ore.
Pagliara ha un passato da dirigente nel volley ed è stato segretario generale della federazione hockey su prato, mentre Pellegrino ha lavorato nel calcio. Ed è amatissimo soprattutto dai tifosi del Catania: è stato, infatti, l’allenatore che nel 2002 portò la squadra in serie B, dopo gli spareggi con il Taranto. E fu anche l’ultimo allenatore degli etnei nella massima serie.
“DA SOLI NON CE LA FACCIAMO”
Non si può dire che anche a Trapani ci sia da star tranquillissimi, perché i granata si trovano nei bassifondi della classifica, e con diverse situazioni societarie da risolvere al più presto per evitare guai peggiori. Al di là di questo, è proprio il Trapani l’espressione più alta, al momento, del calcio siciliano, essendo iscritto al campionato di serie B.
In società non mancano le frizioni interne, delle quali ha evitato di parlare il patron Fabio Petroni, che ha “allarmato” i vertici della Lega B dopo la richiesta di “allontanamento” del presidente Heller. Lo stesso Petroni ha, però, rilanciato ancora in termini di “aiuti”. “Da soli non ce la facciamo – ha detto alla Gazzetta dello sport -, e per questo dobbiamo allargare il nostro orizzonte al resto della Sicilia, dove il Trapani è rimasta l’unica ciambella cui rimane aggrappato il calcio che conta”.
“Sarebbe un disastro – ha proseguito – se non dovesse salvarsi. Noi ce la metteremo tutta e lotteremo fino all’ultimo secondo. Come ho sempre detto è nostra intenzione portare dentro la società esponenti del territorio trapanese. Dobbiamo pensare adesso – ha concluso Petroni – ad una sola cosa: a salvarci ed a rinforzare la squadra”.
Pellegrino insieme a Graziani aveva portato il Catania in serie B non in serie A correggete..
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