A quanto si mormora, perché le fonti ufficiali tacciono, sarebbe partito dalla base militare di Sigonella in Sicilia il drone che due giorni fa ha colpito il convoglio di auto che viaggiava su un’autostrada nei presi di Baghdad, in Iran, uccidendo il generale Quasem Soleimani. Sarebbe coinvolto, inoltre, anche il Muos di Niscemi, la stazione radar che potrebbe aver coordinato le comunicazioni per l’attacco.
ATTACCO AUTORIZZATO DA TRUMP
L’attacco, autorizzato direttamente dal presidente americano Trump, potrebbe aprire scenari imprevedibili anche per la Sicilia. Sembra che il drone in questione inizialmente sia partito per una delle tante missioni esplorative. E poi, in un secondo tempo, è diventato attacco. L’Iran considera quanto successo un atto di guerra in un territorio sottoposto alla propria sovranità nazionale.
L’TALIA NON INFORMATA E NEPPURE COINVOLTA
Occorre aggiungere che l’Italia non è stata né coinvolta né avvertita sulle intenzioni del governo americano. E fino ad adesso il governo italiano ha osservato il silenzio più assoluto sulle ipotesi su esposte, non confermando né smentendo nulla. Questo mentre tutti concordano che ci sarà certamente una reazione iraniana. Comprese azioni terroristiche che potrebbero prevedere anche un attacco simultaneo a più basi Usa in territorio europeo. In questo caso possibili bersagli potrebbero essere Sigonella ed il Muos di Niscemi.