Finché la barca va… Tanta rabbia serve solo a far male

Tanta la rabbia nei confronti di Pergolizzi. In molti vorrebbero l'esonero, ma il mister non sembra essere a rischio. Forse sarebbe il caso di mantenere la calma

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In un momento come questo la cosa migliore da fare è “predicare” equilibrio. In giro, non solo in rete, stiamo leggendo tanta rabbia nei confronti di Rosario Pergolizzi, allenatore di un Palermo che, è bene ricordarlo, è primo in classifica e vanta la miglior difesa e il miglior attacco del campionato. In più, nell’ultima partita vinta contro il Marsala, ha pure indovinato le sostituzioni, visto che sia Langella, sia Silipo, sono andati in rete.

FELICI E LA BOTTIGLIETTA

rabbia
Mattia Felici

Pare che al momento della sostituzione, ci racconta chi era seduto in tribuna montepellegrino, Mattia Felici si sia irritato parecchio. Addirittura avrebbe dato un calcio ad una bottiglietta d’acqua. Una rabbia rientrata quasi subito, almeno all’apparenza, visto che il giocatore, arrivato in panchina, ha dato il cinque al suo allenatore. Al momento della sostituzione la bordata di fischi di tutto lo stadio è stata implacabile per Pergolizzi. In mixed zone, però, il mister ha dichiarato che non aveva capito che quella rabbia fosse nei suoi confronti. Il tecnico credeva che i fischi fossero indirizzati a Mattia Felici.

INGENUITA’ O COSA?

Pensavo fossero indirizzati a Felici che aveva giocato male…” – ha spiegato alla fine della partita Pergolizzi. Appare inverosimile che il tecnico non abbia davvero compreso. E’ evidente che stia provando a sfuggire la realtà, a non ascoltare la piazza che vorrebbe il suo scalpo. Pensandoci bene, è umanamente comprensibile. Ma era forse meglio dire: “non li ho sentiti, ero concentrato sulla gara“, piuttosto che mettere in mezzo Felici, che in fin dei conti, nonostante non fosse al meglio, si era procurato un rigore e non aveva giocato una brutta partita.

A CHE SERVONO QUESTE TENSIONI?

Come abbiamo già fatto in passato, suggeriamo equilibrio, perché le tensioni in questo momento creano solo disordine e rischiano di sbriciolare l’ambiente. Pergolizzi sembra saldo sulla sua panchina, anche se il silenzio della società non è un buon segnale. Forse, proprio Mirri e Di Piazza dovrebbero provare in questo momento delicato a stemperare le critiche, dichiarando apertamente la fiducia al tecnico palermitano.

GLI ERRORI DI PERGOLIZZI

Si vede poco gioco. Questa è l’accusa più comune nei confronti di mister Pergolizzi. Ma vogliamo ora lanciarvi una provocazione: non sarà che è proprio per questo che siamo primi in classifica? Non abbiamo la sfera di cristallo per dimostrarvi questa teoria che può apparire “strana” e fuori da ogni logica. Ma in molti, talvolta anche chi vi scrive, dimenticano che siamo in serie D, dove D sta per quarta categoria ma anche per dilettanti. Siamo sicuri che col bel gioco “tacco e punta” saremmo arrivati fin qui? E’ un campionato in cui la forza fisica spesso prevale sulle qualità individuali, in cui raramente abbiamo visto bel gioco. Un torneo in cui il lancio lungo fa da padrone e in cui al “tacco e punta” viene preferito il “punto alle gambe col tacchetto”.

EQUILIBRIO

E allora “state buoni se potete”, diceva un bel film di Bud Spencer e Terence Hill. La strada è ancora lunga e proteste così serrate possono fare soltanto molto male. Il calcio alla bottiglietta di Felici, se confermato, è un piccolo segnale negativo, un principio di insubordinazione, anche se è subito rientrato. Così come l’esultanza dopo il gol con Santana e non col mister. Più o meno inconsciamente, chi tra i giocatori, siano essi titolari inamovibili, siano essi panchinari cronici, avrà questioni con il tecnico, sentirà dalla sua parte la folla. Troppo pericoloso delegittimare l’allenatore. Zamparini dovrebbe aver insegnato molto alla piazza di Palermo su questo aspetto.

FINCHE’ LA BARCA VA

E dopo la citazione televisivo-cinematografica, non poteva mancare quella musicale: il Palermo, nonostante un calo fisico e mentale, che può anche starci dopo un girone di andata da leader, sta mantenendo la testa della classifica. Il calciomercato ha anche portato due rinforzi di qualità (Silipo e Floriano) che possono dare fiato a Mattia Felici e far apparire meno dolorosa l’assenza di Santana. Il Savoia ha, di contro, fatto un filotto importante. Ma il fiato sul collo dei campani non deve preoccupare più di tanto. Il Palermo ha una squadra altamente competitiva, deve solo avere la forza fisica e mentale per ripartire come un treno. O, per restare in tema, come una nave o, ancor meglio, come un aliscafo, per tenere lontano gli squali e per poter viaggiare nuovamente nel mare della tranquillità e approdare il prima possibile ad un porto sicuro. E noi tutti sappiamo qual è.

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DIRETTORE RESPONSABILE - E' iscritto all'ordine dei giornalisti di Sicilia dal 2008. Ha iniziato la sua carriera professionale in radio, svolgendo l'attività di giornalista come speaker di radiogiornali e trasmissioni di intrattenimento e sportive. Dal 2010 ha iniziato collaborazioni con diverse televisioni locali, tra cui Tgs, Tele One, Cts, Tele Sud. Nel 2011 ha ideato e condotto il programma sportivo "Sotto la Curva" e nel 2012 è stato opinionista, fino al 2017, del format televisivo Rotocalcio. E' stato conduttore del Notiziario di Sicilia e caporedattore, dal 2017 al 2018, del giornale online Forza Palermo. Numerose anche le collaborazioni freelance: le più importanti con il Giornale di Sicilia, cartaceo e online, Tgs e Ultima Tv. Ad oggi è Direttore Responsabile di Rosanero Live, responsabile della comunicazione di una segreteria politica, di un circolo fotografico e di una società di eventi.

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