“Tocco Ferro“: sembra un invito rivolto al popolo rosanero il titolo scelto da Sergio Vespertino per il suo nuovo, divertente ma al contempo profondo spettacolo. Da più di un mese di scena al Teatro Agricantus, il bravo attore palermitano si dice soddisfatto della risposta del suo pubblico ma non solo.“Con lo staff abbiamo deciso di aggiungere altre tre date (15, 22 e 29 gennaio ndr) per venire incontro alle richieste della gente. E’ bello, quando nel lavoro si mette dedizione e impegno, ricevere gratificazioni. Un pò quello che sta accadendo allo stadio Barbera, con i tifosi che hanno risposto presente all’invito della nuova proprietà, volto a compattare l’ambiente in questa delicata fase di rilancio”.
PERGOLIZZI VA LASCIATO LAVORARE
Tifosi che hanno apprezzato il lavoro svolto in tempi ristretti, e per questo con grande abilità dal duo Mirri-Di Piazza e dal loro staff.”Assolutamente sì, anche se, nel tipico stile di noi palermitani, riusciamo in un amen a passare dall’entusiasmo più sfrenato alla depressione più nera. Penso invece – afferma Vespertino ai microfoni di Rosanerolive – che proprio quello attuale sia il momento adatto per stringerci attorno ai ragazzi e all’allenatore, senza per questo rinunciare a critiche costruttive laddove ve ne fosse bisogno. Per quanto riguarda Pergolizzi ad esempio, non ha senso dichiararsi pro o contro. C’è un progetto, siamo primi e se proprio devo dirla tutta, sarei più preoccupato nei panni dei tifosi del Savoia che non in quelli del Palermo”.
CHE FATICA FARE IL SEGUGIO
“Ragazzi, inseguire non è cosa semplice, anzi! La stanchezza del segugio che bracca la lepre alla lunga potrebbe farsi sentire. Chi sta davanti, anche se per poco, è sempre avvantaggiato. E poi – aggiunge il cabarettista – , stiamo sereni anche per quanto riguarda le decisioni squisitamente tecniche. L’allenatore ha il polso della situazione, vede i ragazzi allenarsi in settimana e non è detto che la scelta di schierare un giocatore consigliato dalla massa si riveli vincente. Ci sono dinamiche interne alla squadra che un semplice tifoso sconosce e che vanno risolte dalle figure preposte per farlo“.
SERGIO E LA PALERMITANITA’ TATUATA NEL CUORE
Aquila tra le aquile, il cabarettista svela di non avere resistito alla tentazione “di fare l’abbonamento. Quando posso mi reco allo stadio per tifare Palermo. Soffro, mi esalto e mi dispero come ogni buon sostenitore della propria squadra deve fare. I rosanero – prosegue Vespertino – sono parte integrante di quel tratto di palermitanità che sento da sempre molto forte nel mio animo. Mi piace, quando svolgo il mio lavoro, portare in giro la veracità, le caratteristiche e le peculiarità proprie degli abitanti di questa nostra magnifica città. Lo sento quasi fosse un dovere oltre che un piacere. E poi, in tal senso, ho anche escogitato uno stratagemma per rendere accessibile e godibile il nostro dialetto anche fuori dai confini isolani. Su una frase composta da dieci parole almeno tre sono in dialetto. A Formia, nel Lazio, dove sono atteso per il prossimo spettacolo adotterò come sempre questo personale modo di pormi al pubblico”.
MIRRI & DI PIAZZA NON SONO IL GATTO & LA VOLPE
Infine, da parte di Vespertino una riflessione dedicata al presidente Mirri e al socio Tony Di Piazza. “Su queste due nuove figure che hanno il compito di rilanciare il calcio palermitano voglio scomodare il mondo delle favole. Ho la certezza che non siano nè il gatto e la volpe di Collodi, pronti a ingannare i propri tifosi per riempirsi le tasche, ma al contempo neanche tanto volponi come questo complicato mondo del calcio richiede spesso di essere. Quello che però desidero è solo e soltanto di avere fiducia e pazienza, due ingredienti decisivi grazie ai quali, nella vita in genere, si possono scalare le montagne più impervie”.