“Simme na famigl”:furono queste le parole che, prima del derby con il San Tommaso del 15 dicembre, usò Francesco Montervino per caricare la sua squadra. Un messaggio recapitato nel locale dialetto quello del Dg del Nola, volutamente, proprio per arrivare dritto nell’animo dei bianconeri. Mossa azzeccata, se è vero che, nella ripresa, gli uomini di Esposito riuscirono a ribaltare l’iniziale vantaggio degli irpini, prossimi avversari dei rosa.
La famiglia come matrice della vita, capace di dare compattezza a una squadra che vuole arrivare lontano. Ingrediente che, a detta di chi ha affrontato sia il Savoia che il Palermo, non è tuttavia equamente suddiviso tra le due squadre. Sembra infatti che, alla oggettiva maggiore forza d’organico dei siciliani, i campani, loro avversari diretti per la promozione, sopperiscano con una superiore unità di spogliatoio. Di seguito l’intervista del Dg del Nola, Francesco Montervino, ai microfoni di Rosanerolive.
“Ma i rosanero non devono crucciarsi per questo, nè i tifosi tantomeno i calciatori. La sensazione, o meglio la percezione che il concetto di famiglia debba necessariamente essere inculcato te la dà una compagine che deve lottare per salvarsi. Come nel caso del Nola. Riguardo il Palermo – dichiara Montervino a Rosanerolive -, può bastare la caratura stessa degli uomini che compongono la rosa. Il Palermo è una corazzata che deve vincere il campionato nonostante le recenti difficoltà incontrate. Il concetto della famiglia fatica a entrare nella testa di squadre così blasonate, soprattutto quando disputano campionati che non gli appartengono”.
E a proposito di squadre con obiettivi diametralmente opposti, riguardo il testa coda di sabato tra la capolista e la compagine irpina Montervino avverte
“Il campo dove gli uomini di Pergolizzi si esibiranno, poco ci manca a sembrare di calcetto. Le dimensioni sono al limite del regolamento, è un sintetico molto stretto dove si giocano molte seconde palle, diverse delle quali lunghe. Se poi c’è vento come quando ci abbiamo giocato noi – ricorda Montervino-, la situazione diventa ancora più complicata. Il San Tommaso in questo momento sta attraversando un periodo buio, e se la si mette sul piano qualitativo non c’è proprio partita. Ma le problematiche per il Palermo saranno ben altre, e soltanto capendo come affronatarle al meglio non avrà alcun problema a conquistare i tre punti. Viceversa, con il passare dei minuti potrebbe montare l’ansia da risultato.
Il segugio Savoia o la lepre Palermo, chi, alla fine, secondo Montervino la spunterà?
“Quei quattro cinque elementi di categoria superiore che può vantare nel proprio organico, mi fanno propendere per i siciliani. Con gente di quel calibro non si può temere più di tanto chi ti sta alle spalle. Vero è -ammette Montervino-, che fa obiettivamente impressione il cammino del Savoia, capace di rimontare tanti punti alla capolista. Comunque, quei tre punti a favore dei rosanero, ribadiscono quanto il proprio destino sia ancora nelle mani degli uomini di Pergolizzi. Praticamente è il team di Parlato a doversi augurare un passo falso del Palermo “.
Il Savoia che ci crede prende De Vena, il Palermo lo zittisce con un certo Floriano
“Ecco – conclude Montervino -, è proprio questa la differenza tra un club tanto blasonato e le altre. Con l’acquisto di un giocatore come Floriano, potenzialmente già decisivo in C, il Palermo ha chiaramente fatto capire le sue intenzioni. Si tratta di un elemto di categoria superiore capace veramente di fare la differenza, di ribaltare le partire anche da solo.”