Avete presente la barzelletta del tipo che precipita dal cinquantesimo piano? Mentre cade giù, a ogni piano pensa “fin qui, tutto bene”. Ma è comunque un modo per esorcizzare l’inevitabile schianto finale. Ecco, le dichiarazioni dei vertici del Palermo mi hanno ricordato quella storiella. Mentre il vantaggio dei rosanero si assottiglia sempre più, loro continuano con la litania autoconsolatoria: siamo ancora primi, fin qui, tutto a posto.
Il 7 e l’8
E torna in mente la battuta di Tony Sperandeo, nel film di Ficarra e Picone “Il 7 e l’8”, ricordate, no?
Per evitare una citazione letterale, diciamo che no, non è tutto a posto, ma che evitare lo schianto letale è ancora possibile. Purché la società prenda finalmente atto che, appunto, tutto a posto non è e che bisogna dare una sterzata, un colpo di reni, piegarsi alla realtà.
CHE FUMATA DOBBIAMO ASPETTARCI!
Si parla di una dirigenza che, dopo la figuraccia col San Tommaso, si è ritirata in conclave per decidere il da farsi. I tifosi spingono, invocano l’esonero di Pergolizzi. È ormai un coro a una sola voce, quasi senza eccezioni. Diciamolo chiaro: il tecnico non è mai stato amato e apprezzato dalla piazza, a prescindere. E questo lasciava perplessi. Se il pubblico giudica con la pancia, sulla base di quello che vede nei novanta minuti di partita, una società valuta sulla base di elementi più ampi, in prospettiva. È giusto così.
Ma stavolta i tifosi sembrano avere ragione e gli argomenti per difendere Pergolizzi sono ormai praticamente nulli. I risultati non arrivano più, la classifica preoccupa, di gioco manco a parlarne, la gestione di alcuni giocatori è incomprensibile, mentre la pressione sembra mettere ansia e nervosismo nell’animo di qualche elemento. Almeno, così si potrebbe leggere la reazione di Vaccaro, espulso per fallo di reazione a pochi minuti dalla fine della partita di sabato.
Eppure, chi si aspettava una qualunque presa di posizione, una fumata bianca o nera che fosse, ancora a metà giornata di domenica, mentre il Savoia scende in campo a Castrovillari, è rimasto deluso. Pergolizzi resta o va via?
SILENZIO
Il silenzio di Mirri e Co. alimenta ipotesi e illazioni, a prescindere dal fatto che una riflessione ci sia stata davvero o meno. Che si aspetti il risultato della partita dei campani, che si voglia prima un confronto con tecnico e giocatori, al loro ritorno in città dalla trasferta, per capire dove sia il problema, che si stia cercando un sostituto per la panchina, prima di dare il benservito a Pergolizzi. Tutto è possibile e comprensibile, e pure legittimo. E ogni decisione avrebbe una conseguenza, sul campionato e sul rapporto tra club e tifosi.
LA LUNA DI MIELE È FINITA
Perché, ammettiamolo, ha ragionissima Marco Apprendi: la luna di miele è finita e la percezione che i supporter hanno del club non è più idilliaca, come dopo la rinascita. Colpa anche di certe non-decisioni, di scelte che sembrano più orientate al marketing che al campo e che Apprendi ripercorre bene, analiticamente. Allora, noi aspettiamo le decisioni, se arriveranno, a partire da quella che appare più logica e, diciamolo, inevitabile. Però, per favore, Mirri, Di Piazza, Sagramola e via dicendo, non fate come quello, non diteci più “fin qui tutto bene”
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