Che il Palermo delle ultime giornate sia sprecone e scialacquatore, non c’è dubbio. Spesso è anche precario. Una squadra che in nove partite è riuscita a dilapidare tredici punti di vantaggio sull’avversaria che adesso è tanto vicina da far sentire il fiato sul collo, non merita nessuna attenuante. Non solo, ma il trend delle due formazioni che comandano il girone I della serie D è tale, che non è difficile immaginare un Savoia che non vuole restare per molto tempo al secondo posto. Se non accadono fatti nuovi.
L’ALLENATORE NEL MIRINO
Scorrendo il web, non si fa fatica a riscontrare che la tifoseria, in massa, attribuisce le maggiori responsabilità di questa cocente debacle all’allenatore. Anche non volendo entrare nel merito delle reali colpe di Pergolizzi, è evidente che la squadra non riesce ad esprimersi con schemi vincenti e convincenti. Se nelle ultime partite sono arrivate pochissime conclusione a rete, un motivo deve pur esserci, non può essere sempre colpa di un destino cinico e baro, dei campi piccoli o di episodi, come si suole dire. Può essere anche colpa di un Palermo supponente, distratto e sprecone.
NON C’È PIÙ TEMPO
Purtroppo, per come si sono messe le cose, non c’è più tempo per capire se gli ultimi capitomboli sono davvero imputabili alle scelte dell’allenatore. Occorre fin da subito trovare le migliori soluzioni alternative. Puntare su un tecnico che sappia rimettere la squadra sull’unica, esclusiva direzione che possa portarla alla promozione, tirandola fuori dall’attuale binario morto, precario e fatalista. Oltretutto per dare una forte scossa all’ambiente che ne ha di bisogno, perché che di partita in partita si va deprimendo. I nomi più ricorrenti che vengono indicati e suggeriti come possibili sostituti dell’attuale tecnico sono Auteri, Asta e Rigoli.
IL COMPITO DELLA DIRIGENZA
Riuscirà la dirigenza a cogliere in tempo le difficoltà del momento, e trovare le motivazioni e le risorse per trovare le giuste soluzioni e ridare a tutto il popolo rosanero la certezza che questa serie D è solo un capitolo temporaneo nel percorso, iniziato quest’anno, verso il calcio che conta? Perché sarebbe davvero un delitto sportivo continuare con l’attuale andazzo. E non fare tutto ciò che è possibile per trasformare l’attuale Palermo, precario e sprecone, in una compagine accorta, vincente ed anche divertente, perché no?
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