Savoia, Parlato come Pergolizzi: “Che ansia, dovevamo chiuderla”

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Traspare amarezza dalle parole del tecnico Parlato, da casa Savoia. Un po’ come quella respirata in casa rosanero dopo il pareggio di ieri contro il San Tommaso. La principale inseguitrice del Palermo si è inceppata contro il Castrovillari, vedendo i padroni di casa recuperare il momentaneo vantaggio siglato da Tascone. E l’1-1 ha mantenuto invariate le distanze dalla capolista di Pergolizzi.

“DOVEVAMO CHIUDERLA”

A decidere il match, un calcio di rigore assegnato ai locali in extremis, e realizzato da Guarracino. Un po’ come per la gara del Palermo contro il San Tommaso, il tecnico Parlato si rammarica per non aver chiuso la pratica dopo il momentaneo vantaggio: “Ci siamo un po’ abbassati – ha detto alla fine della partita – ma le occasioni per chiudere la gara le abbiamo avute. Meritavamo di vincere, ma poi, prima della conclusione, è arrivato questo episodio del calcio di rigore. Secondo me dobbiamo accettare la decisione dell’arbitro e fare il mea culpa”.

ANSIA E PRESSIONE

Non pensa al Palermo, Parlato. Ma, sotto sotto, lascia trasparire una reazione nervosa della sua squadra, che è scesa in campo un po’ sotto pressione: “Io non penso ai rosanero. Non mi interessa pensare al Palermo, ma soltanto alla mia squadra. Credo che dobbiamo pensare domenica dopo domenica. Dobbiamo vivere la partita con meno ansia e pressione. Il calcio – ha proseguito – è anche questo. Questo di Castrovillari è un ottimo punto, siamo contenti. Il pareggio ci lascia amarezza, ma siamo una squadra molto forte. Correggiamo gli errori e andiamo avanti”.

Il Castrovillari non ha fatto l’inchino al Savoia


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